Pakistan, uccise dai parenti perché contro nozze combinate

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La polizia locale sta indagando sull'uccisione di due sorelle pakistano-spagnole. Sarebbe un delitto di "onore", secondo una pratica patriarcale che prevede l'uccisione di donne per salvare il buon nome della famiglia

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Uccise dai parenti perché si sono opposte alle nozze combinate. E' successo in Pakistan, nella provincia orientale del Punjab, dove due sorelle pachistano-spagnole di 21 e 24 anni sono state uccise dai suoceri e altri familiari per aver chiesto il divorzio dai loro mariti dopo matrimoni forzati.

Uccise per "onore"

Gli agenti stanno cercando di fare luce sulla morte di Aneesa Abbas, 24 anni, e Arooj Abbas, 21 anni. Le due donne volevano separarsi dai loro mariti pakistani e per questo motivo, si trovavano in Spagna. Ma sono state attirate in Gujrat e una volta giunte nel paese d'origine, sono state uccise. La polizia ha spiegato che le due sorelle sarebbero state uccise per "onore", una pratica brutale in base alla quale una donna viene uccisa per aver disonorato la sua famiglia. Azra Bibi, madre delle vittime, ha affermato di essere stata tenuta lontana dalla scena del crimine. Tuttavia non ha presentato denuncia contro l'omicidio delle figlie. La polizia ha aperto un caso contro sette familiari delle vittime e altre due persone, tutti latitanti.

Come Sana Cheema

L'omicidio delle due sorelle è avvenuto nello stesso distretto del Punjab dove l'italo-pachistana Sana Cheema, 26 anni, è stata uccisa da suo padre e suo fratello nel 2019. Nata in Pakistan e vissuta a Brescia, Sana Cheema voleva sposare un italo-pachistano ma la sua famiglia si era opposta. Il padre, il fratello e lo zio di Sana sono stati arrestati in relazione al suo omicidio, ma in seguito un tribunale di Gujrat li ha assolti per mancanza di prove. Ogni anno centinaia di donne vengono uccise con l'accusa di "disonore" in Pakistan. Nel 2021 nel paese asiatico sono stati segnalati oltre 400 casi di "delitto d'onore".

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