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Strage di Buffalo, l’Fbi indaga per crimine d’odio ed estremismo razzista

Mondo
©Ansa

Le autorità stanno vagliando testimonianze e video della sparatoria avvenuta in un supermercato, dove il 18enne Payton Gendron ha ucciso 10 persone e ne ha ferite altre tre con un fucile semiautomatico AR-15. Si esaminano anche le tracce online del giovane fra cui il suo manifesto di 106 pagine in cui si descrive come un suprematista. Il ragazzo era già stato nel mirino delle forze dell’ordine l’anno scorso per aver minacciato di aprire il fuoco nel suo liceo. Biden: "È un atto di terrorismo interno"

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Crimine d'odio ed estremismo dettato dal razzismo. È su queste basi che l’Fbi sta indagando in merito alla strage avvenuta ieri sera a Buffalo, nello Stato di New York, dove il 18enne Payton Gendron ha aperto il fuoco in un supermercato con un fucile semiautomatico AR-15 uccidendo 10 persone e ferendone tre, trasmettendo il massacro in live streaming su Twitch. Secondo quanto riferito da Buffalo News, il ragazzo in passato era già stato sotto indagine per minacce dopo che nel 2021 il suo liceo allertò la polizia in merito a un "ragazzo problematico che diceva di voler fare una sparatoria alla cerimonia di diploma o successivamente". Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: "È un atto di terrorismo interno".

Negata la cauzione

Gendron è già comparso in tribunale, dove si è dichiarato non colpevole dell'accusa di omicidio di primo grado e resterà in carcere fino al processo, dopo che il giudice non ha previsto per lui alcuna cauzione. Con indosso la mascherina e una divisa bianca, il ragazzo ha pronunciato poche parole in aula dove era circondato da agenti di polizia. Ha risposto “no” al giudice che gli chiedeva se si potesse permettere un avvocato e, calmo e pacato, ha detto: "Capisco le accuse che mi vengono mosse".

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Le indagini e il manifesto suprematista

Gli investigatori stanno sentendo i testimoni e passando in rassegna tutti i video girati dell'incidente, trasmesso da Gendron su Twitch per alcuni minuti prima di essere sospeso. Immagini che mostrano il fucile con cui ha agito con il numero 14, probabilmente in riferimento allo slogan neonazista delle 14 parole, e soprattutto con la scritta “nigger”, la N-word impronunciabile negli Stati Uniti perché offensiva. Al vaglio delle autorità ci sono tutte le tracce online del ragazzo e in particolare il suo manifesto di 106 pagine in cui descrive la sua “filosofia”, anticipa la strage e cerca di spiegarla. Si descrive un suprematista e dichiara il suo appoggio alla teoria cospirazionista del “Great Replacement”, ovvero la convinzione che i bianchi siano sostituiti nei loro Paesi da immigrati non bianchi con il risultato dell'estinzione della razza bianca. Anche il supermercato scelto sembra confermare la pista razzista, in quanto si trova in un'area largamente abitata da afroamericani, che Gendron ha raggiunto guidando per ore armato, con il giubbotto antiproiettile e in mimetica.

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Biden: "Ideologia del nazionalismo bianco e disgustosa"

Il presidente Biden ha parlato di "un crimine ripugnante e motivato dall'odio razziale perpetrato in nome della disgustosa ideologia del nazionalismo bianco". Un atto di terrorismo, ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca, "che è antitetico a ogni cosa che rappresenta l'America". "Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere - ha concluso - per porre fine a questo terrore alimentato dall'odio".

Hochul: “Un’esecuzione di innocenti”

"È stata un'esecuzione stile militare su innocenti che volevano solo fare la spesa", ha detto il governatore dello stato di New York, Kathy Hochul, senza nascondere la rabbia. "Basta con la violenza delle armi da fuoco", dice riferendosi al fucile semiautomatico usato dal ragazzo che, secondo indiscrezioni, sarebbe stato acquistato illegalmente e poi modificato. Hochul punta il dito anche contro i social media che consentono il dilagare di odio: "Le piattaforme devono essere responsabili di monitorare e sorvegliare" i contenuti, "consapevoli, in casi come questo, di poter essere ritenute complici. Forse non legalmente ma almeno moralmente".

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