Sri Lanka, premier Rajapaksa si è dimesso: scontri e feriti a Colombo

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Nella notte decine di abitazioni di sostenitori del governo sono state date alle fiamme, mentre il bilancio delle vittime negli scontri di ieri è salito a cinque morti e oltre duecento feriti

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Tensione ancora alle stelle in Sri Lanka, dove migliaia di soldati e agenti di polizia sono dispiegati in tutta l'isola per far rispettare il coprifuoco dopo le violenze di ieri, proseguite per tutta la notte. Questa mattina all'alba l'esercito ha trasferito in un luogo sicuro Mahinda Rajapaksa, l'ex premier dimessosi ieri. Per tutta la notte Temple Tree, la sua residenza nella capitale Colombo, è stata assediata da migliaia di manifestanti, penetrati nel giardino dopo avere divelto i cancelli. L'evacuazione è arrivata al termine di una giornata di violente proteste con cinque morti, tra cui un deputato, e almeno 200 feriti. Il presidente Gotabaya Rajapaksa ha accordato poteri speciali ai militari per ripristinare l'ordine nell'isola di fronte alla costa meridionale dell'India.

Molotov e incendi

La polizia ha sparato colpi d'arma da fuoco, gas lacrimogeni e bombe d'acqua. Un portavoce dell'esercito ha fatto sapere che, terminata la messa in sicurezza dell'ex premier e dei suoi familiari, almeno dieci molotov sono state trovate disseminate nel giardino. Nella notte decine di abitazioni di sostenitori del governo sono state date alle fiamme. I manifestanti chiedono anche le dimissioni del presidente perché considerato, assieme al premier, responsabile di aver portato il Paese alla bancarotta, causando la più grave crisi economica dall'Indipendenza del 1948.

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