Scontri e proteste in Sri Lanka, dichiarato lo stato d'emergenza

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Lo ha deciso il presidente Gotabaya Rajapaksa all'indomani della sommossa di piazza in cui centinaia di persone hanno tentato l'assalto al suo palazzo. Il Paese è alle prese con la peggiore crisi finanziaria dal 1948, anno in cui ha ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito

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Dopo un'altra giornata di proteste per la gravissima crisi economica che sta colpendo il Paese, il presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, ha dichiarato lo stato di emergenza. Le forze di sicurezza avranno dunque ampi poteri di arresto e detenzione di persone sospette.

Il fallito assalto al palazzo del presidente

La decisione del presidente arriva all'indomani della sommossa di piazza in cui centinaia di persone hanno tentato l'assalto al suo palazzo. Nel corso di altre proteste, i manifestanti hanno bloccato le principali strade del Paese. La polizia della capitale Colombo ha dichiarato di aver arrestato 45 partecipanti ai disordini.

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La peggiore crisi finanziaria dal 1948

Lo Sri Lanka è sull'orlo del baratro, alle prese con la peggiore crisi finanziaria dall'indipendenza dal Regno Unito ottenuta nel 1948. La nazione, che conta 22 milioni di abitanti, sta affrontando una grave carenza di beni essenziali, con forti aumenti dei prezzi e frequenti interruzioni di corrente fino a 10 ore al giorno. Nella provincia occidentale del Paese, che comprende Colombo, è stato reimposto il coprifuoco notturno.

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