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Ucraina, perché la Moldavia teme di essere trascinata nella guerra
Scambio di accuse reciproche tra Mosca e Kiev per le esplosioni che negli scorsi giorni hanno colpito la Transnistria. Le autorità ucraine temono che il conflitto possa allargarsi anche in territorio moldavo, ex repubblica sovietica ma ora filoeuropea
Le esplosioni che il 25 e il 26 aprile hanno colpito la Transnistria, regione filorussa formalmente moldava ma autoproclamatasi indipendente, fanno aumentare la preoccupazione che il conflitto tra Russia e Ucraina si stia allargando in altri Paesi dell’Est Europa. Primo su tutti, appunto, la Moldavia, conquistata da Stalin nel 1940 e fino al 1991 parte dell’Unione sovietica (in foto: un monumento di Lenin davanti al Parlamento a Tiraspol)
Negli scorsi giorni, come riporta il Guardian, il comandante militare russo Rustam Minnekayev ha affermato che tra le mire di Mosca ci sarebbe quella di conquistare l’Ucraina meridionale in modo da creare un ponte che unisca i territori separatisti della Crimea e del Donbass con la Transnistria (in foto, Tiraspol)
Gli attacchi in Transnistria hanno colpito il ministero della Sicurezza stradale, una base militare e le antenne di trasmissione della radio russa. Secondo le autorità di Kiev non sarebbero altro che un pretesto del Cremlino inscenato per poter quindi allargare il conflitto in corso contro l’Ucraina