Irlanda del Nord, svolta storica: vince il Sinn Féin

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Il partito che punta alla riunificazione dell’Irlanda ha ottenuto la maggioranza dei seggi alle elezioni, superando il Dup. Nel breve termine, sembra voler però puntare su altri obiettivi

 

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Come previsto, il Sinn Féin ha vinto le elezioni che si sono tenute giovedì 5 maggio per rinnovare l’Assemblea della Nazione e, per la prima volta nella sua storia, sarà il partito più rappresentato in Irlanda del Nord. Il risultato è stato definito storico perché, come ricorda la Bbc, da quando è stata creata l’Irlanda del Nord nel 1921, la maggioranza dei seggi è sempre andata a un partito unionista, sostenitore cioè dell’appartenenza di questo territorio al Regno Unito. Il Sinn Fein ha, invece, tra i suoi obiettivi la riunificazione di Belfast con Dublino e appartiene alla fazione opposta, quella dei “nazionalisti”.

 

Cosa succederà ora

Il Sinn Féin dovrebbe ottenere 27 seggi su 90 e la vittoria gli consentirà di nominare il primo ministro, ovvero uno dei due leader che in Irlanda del Nord governano insieme per effetto dell'accordo del Good Friday. La candidata a ricoprire la carica è Michelle O’Neill, che ha definito la vittoria un “momento distintivo per la nostra politica e il nostro popolo”. Come ricorda la Bbc, la concretizzazione di questa possibilità è vincolata alla nomina di un vice primo ministro da parte del Dup, il partito unionista che finora era prevalso e in passato ha sostenuto la Brexit. In caso di un rifiuto, la gestione dell'amministrazione nordirlandese tornerebbe nella mani del governo centrale Tory di Londra di Boris Johnson. Anche se tutto dovesse andare nel migliore dei modi per il Sinn Féin, un referendum sulla riunificazione dell’Irlanda del Nord non dovrebbe essere imminente. Non a caso, O'Neill non l'ha menzionato in uno dei suoi ultimi post su Twitter e ha scritto di voler "mettere i soldi in tasca alla persone, investire nel sistema sanitario e costruire un futuro migliore per tutti". Alla leader sono arrivate le congratulazioni della premier scozzese, Nicola Sturgeon, mentre il Taoiseach irlandese Micheal Martin si è complimentato con "tutti i candidati che hanno avuto successo" e li ha invitati a mettersi all'opera per formare un nuovo esecutivo e servire l'interesse del popolo nordirlandese. "Un nuovo governo con la condivisione dei poteri è vitale per il progresso e la prosperità di tutta l'Irlanda del Nord", ha sottolineato, ricordando che il suo governo è co-garante dell'accordo del Good Friday e rinnovando la collaborazione con tutte le parti in causa. 

 

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