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Guerra Ucraina: gli errori commessi dalla Russia, secondo gli analisti
Le forze armate di Mosca, in questi due mesi di conflitto, hanno commesso degli errori che hanno sorpreso anche gli esperti militari occidentali. Dall’ipotesi iniziale di una guerra lampo, all'offensiva su più fronti senza il raggiungimento della superiorità aerea, alle colonne corazzate senza sostegno e vulnerabili alle imboscate, alla mancanza di coordinamento, fino alla sottovalutazione della resistenza ucraina: ecco la loro analisi
La guerra russa in Ucraina è iniziata da due mesi e, in questo periodo, le forze armate di Mosca hanno commesso degli errori che hanno sorpreso anche gli analisti militari occidentali. Da un'offensiva iniziale su più fronti senza il raggiungimento della superiorità aerea, alle colonne corazzate senza sostegno e vulnerabili alle imboscate, alla mancanza di coordinamento, fino alla sottovalutazione della resistenza ucraina: ecco l’analisi degli esperti
Gli analisti concordano sul fatto che l’obiettivo iniziale del presidente russo Vladimir Putin fosse una guerra lampo che portasse a una rapida deposizione del governo di Zelensky: le forze messe in campo, però, non erano state calibrati per affrontare una forte resistenza come quella opposta dagli ucraini
Perché l'intelligence ha commesso questi errori di calcolo? “I leader politici russi hanno imposto al comando militare uno scenario assolutamente assurdo, secondo il quale tutto sarebbe accaduto come durante l'annessione della Crimea nel 2014. Pretendevano che l'esercito russo venisse accolto come liberatore in tutta l'Ucraina, tranne che nei territori occidentali. È chiaro che il comando militare russo non era pronto per tale resistenza da parte degli ucraini”, ha spiegato l'esperto militare russo Alexandre Khramchikhine