Elezioni in Francia, Le Pen: no stop a gas russo. Macron: lei dipende da Putin

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I due candidati rimasti in corsa per l’Eliseo si sfidano in un confronto televisivo. Attacchi reciproci su Ucraina e temi economici. Il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi avrà luogo il 24 aprile. I sondaggi mostrano attualmente un leggero vantaggio per il presidente in carica

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Dibattito televisivo tra i candidati alla presidenza della Francia: l’inquilino uscente dell’Eliseo, Emmanuel Macron, e la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. Un faccia a faccia di 2 ore e mezzo in diretta tv a 4 giorni dal ballottaggio. Il presidente uscente ha attaccato la sfidante sul tema della guerra in Ucraina: "Lei dipende dal potere russo e da Putin". Le Pen si è detta d'accordo con le sanzioni a Putin, ma "non non allo stop del gas russo". Macron è arrivato in prima posizione al primo turno, raccogliendo il 27,8% dei voti, mentre Le Pen si è fermata in seconda posizione al 23,1%. L’affluenza è stata del 73,7%. Il secondo turno è domenica 24 aprile (LO SPECIALE DI SKY TG24).

Le sfide per Le Pen e Macron

Per Le Pen questo dibattito doveva essere la rivincita di 5 anni fa, ma sin dalle prime battute i ruoli sembrano simili a quelli che nel 2017 sancirono la vittoria di Macron. Il presidente uscente è apparso più tranquillo e a proprio agio, la sfidante - pur cominciando per sorteggio il dibattito con l'argomento preferito - è sembrata più incerta nei botta e risposta. Da qualche giorno Le Pen non appariva pubblicamente e sarebbe stata in ritiro per preparare al meglio il dibattito. Anche per il presidente uscente il confronto era decisivo: "Le Pen parte da talmente giù che tutti avranno voglia di riabilitarla anche se dovesse essere pessima", avevano detto dal campo di Macron. In caso di vittoria del presidente uscente, il primo ministro Castex ha annunciato che si dimetterà per permettere di dare “nuovo impulso” all’esecutivo.

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Il dibattito

Macron è stato il primo dei due contendenti ad arrivare, sorridente e tranquillo, negli studi della trasmissione. Ha scambiato qualche battuta con i presentatori, poi è andato ad accogliere, con un sorriso e una stretta di mano, l'avversaria, visibilmente tesa all'ingresso. I due si sono poi seduti ai rispettivi tavoli e la sfida è cominciata. "Perché lei pensa di essere un miglior presidente per i francesi?", è stata la prima domanda per entrambi i candidati. "Io sarò la presidente del rinascimento democratico - ha esordito Le Pen - sarò anche la presidente del quotidiano. Sarò la presidente del ripristino della concordia fra tutti i francesi, della giustizia, della fratellanza nazionale, della pace civile". Macron ha attaccato subito sull'ecologia e sull'Europa: "La Francia sarà più forte se saprà cogliere la questione ecologica”. E ha promesso di "rendere più forte l'Europa" se sarà rieletto alla presidenza della Repubblica.

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I temi

Ai primi scontri sul potere d'acquisto, tema preferito da Marine Le Pen per la sua campagna elettorale, la candidata della destra ha denunciato le prime incertezze. Soprattutto quando Macron ha attaccato: "Madame Le Pen, nel suo programma non appare nemmeno una volta la parola 'disoccupazione'". Le Pen ha reagito con la proposta del suo programma che prevede di "restituire fra 150 e 200 euro al mese per ogni nucleo familiare". Ma le scintille vere sono arrivate quando è planato sul dibattito il tema della guerra in Ucraina e del ruolo della Francia. Soprattutto quando Macron ha accusato Le Pen di essere "dipendente dal potere russo" per essersi presentata come candidata grazie al prestito di una banca russa. E, di conseguenza, né lei né altri del suo partito possono essere credibili "quando ci fossero decisioni difficili da prendere", ha aggiunto. Marine Le Pen ha reagito accusando il presidente e il potere in genere di non aver previsto un meccanismo attraverso il quale i candidati possano ottenere prestiti dalle banche francesi. È seguito lo scontro sull'Europa, con Le Pen che ha ribadito la posizione del suo partito: "Non c'è un popolo europeo, non c'è una sovranità europea, è lei, Monsieur Macron, che vuole parlare di sovranità europea e non di sovranità francese". "Voi non lo dite - ha incalzato Macron - ma volete far uscire la Francia dall'Unione europea". "Noi vogliamo l'Europa delle nazioni", ha risposto Le Pen. "Quindi diciamo che dite bugie su quello che proponete", ha replicato Macron. E quando Marine Le Pen ha ripreso il tema della "preferenza nazionale" nell'assunzione dei lavoratori, Macron ha ribadito che si tratterebbe "della fine della libera circolazione delle persone e delle merci".

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Domenica il ballottaggio

Il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi avrà luogo il 24 aprile: il ballottaggio è lo stesso di cinque anni fa, quando l’attuale presidente Emmanuel Macron conquistò l’Eliseo con oltre il 66%, mentre Marine Le Pen si fermò poco sotto il 34%. Gli ultimo sondaggi pubblicati mostrano Macron in vantaggio su Le Pen, anche se con un distacco più contenuto rispetto alla scorsa sfida elettorale: il presidente godrebbe di un sostegno tra il 53 e il 55%.

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