Francesco Semprini, inviato de La Stampa, a Sky TG24 mostra la distruzione lasciata dall'arma, che si presume essere un Uragan: "Probabilmente era diretto a una base militare". Il missile sarebbe molto più potente di quello che ha colpito la cittadina di Kramatorsk, forse anche questo inizialmente diretto alla stessa base militare: "Ciò significa che il cerchio si sta stringendo sulle città del Donbass, i russi sono alle porte"
In sottofondo, il suono delle sirene che avvisano dei bombardamenti. Davanti agli occhi, un cratere che “per ampiezza e profondità” fa pensare a un attacco sferrato con un missile Uragan, probabilmente indirizzato a una “base militare” nelle vicinanze. A raccontare a Sky TG24 cosa sta succedendo nella zona del Donbass è l'inviato de La Stampa in Ucraina Francesco Semprini. Che avverte: "I russi sono alle porte" (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Il racconto
Il missile, caduto in una zona verde a ridosso di una base militare, sarebbe “molto più potente” dei Tochka che hanno colpito negli scorsi giorni la cittadina di Kramatorsk. “Molto probabilmente – dice Semprini – anche il missile di Kramatorsk era indirizzato a questa base militare”. Secondo l’inviato in Ucraina, “questo significa che il cerchio si sta stringendo sulle città del Donbass, dopo la notizia dell’avanzata di terra con la presa della prima cittadina a ridosso della linea gotica, al di là della quale ci sono i filorussi”.
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