"Se non si ferma la sua invasione andrà oltre, avrà altri target”, spiega ai nostri microfoni, Gitanas Nausėda, alla guida del primo Paese a sospendere le importazioni di gas dalla Russia
“L'Ucraina non è l'unico obiettivo di Putin, se non si ferma la sua invasione andrà oltre, avrà altri target”. Così il presidente della Repubblica della Lituania, Gitanas Nausėda il primo Paese a sospendere le importazioni di gas dalla Russia (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
“La svolta è stato il terminale di gas naturale liquido a Klaipeda, che è stato costruito nel 2014 e che è stato chiamato Indipendenza in maniera simbolica. Noi, da aprile non abbiamo più alcuna relazione commerciale in questo campo con la Russia, non acquistiamo più gas naturale dalla Russia“, spiega a Sky TG24.
- Il vostro percorso verso l’indipendenza è iniziato di fatto con l’invasione della Crimea. Molti paesi europei, tra cui l’Italia, hanno fatto scelte opposte. Come si spiega questa differenza?
“Non si sono capite le vere intenzioni della Russia, le intenzioni della Russia non sono di tipo economico ma di tipo geopolitico. Ora noi dobbiamo ridurre gradualmente la nostra indipendenza dalla Russia, in maniera molto rapida, ma questo è un prezzo che dobbiamo pagare perché per 10 anni non abbiamo preso queste decisioni che erano vitali e talvolta abbiamo addirittura aumentato questa dipendenza. Parliamo di Nord Stream 1 e Nord Stream 2, quei progetti che di fatto contraddicono le nostre intenzioni geopolitiche e anche la nostra agenda del green deal”.
- Secondo lei è stato sottovalutato Putin dai Paesi dell’Ue negli anni?
“Sì, è stato sottovalutato. Nel senso che le sue intenzioni erano diverse, le sue intenzioni sono sempre state quelle di ristabilire una sorta di Unione Sovietica e ora cerca di realizzare, di mettere in pratica questa sua visione. Ha iniziato dall’Ucraina ma questo non vuol dire che l’Ucraina sarà, per così dire, la stazione finale, l’Ucraina sarà la stazione intermedia e se il regime del Cremlino riuscirà a fare ciò che vuole in Ucraina siamo certi che ci sarà un nuovo obiettivo”.
- I Paesi baltici erano parte dell’Unione Sovietica, c’è il timore di essere il prossimo obiettivo di Putin?
“Al momento penso che l’aspetto più importante sia quello di sostenere l’Ucraina con qualunque mezzo ma d’altra parte dobbiamo anche isolare la Russia. Questa avventura di Putin, se così posso chiamarla, dovrebbe essere fermata in Ucraina e se non riusciremo a fermarla sì la mia risposta è positiva”.
- La Nato ha sbagliato a non fare entrare l’Ucraina?
“Possiamo solo chiedere scusa e penso che le misure più efficaci al momento sia un supporto militare all’Ucraina. Poi, vedo un grande cambiamento nella mentalità di tutti i paesi. Io spero, anzi attendo con ansia il prossimo summit della Nato che si terrà a Madrid e spero davvero che saremo in grado di prendere tutte le decisioni che faranno si che la prossima fase della nato a livello quantitativo sopraggiunga nel rispondere agli eventi in Ucraina”.