La Cina agli Usa: "Misure risolute se Pelosi visita Taiwan"

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Monito del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian alla missione della delegazione statunitense guidata dalla speaker della Camera attesa nel Paese per il 10 aprile

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La Cina si oppone "con forza" a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra Stati Uniti e Taiwan: se la speaker della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, visiterà Taipei, "la Cina adotterà misure risolute e energiche per difendere fermamente la sovranità nazionale e l'integrità territoriale e gli Stati Uniti dovranno essere pienamente responsabili di tutte le conseguenze". E' il commento del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian alla missione della delegazione Usa guidata da Pelosi attesa a Taiwan il 10 aprile, secondo le anticipazioni dei media nipponici e dell'isola. 

Il monito di Pechino

 

L'iniziativa di Pelosi a Taipei "violerà gravemente il principio della 'Unica Cina' e i tre comunicati congiunti sino-americani, danneggerà la sovranità e l'integrità territoriale della Cina, avrà un pesante impatto sulle basi politiche delle relazioni sino americane e invierà un messaggio sbagliato alle forze separatiste dell'indipendenza di Taiwan", ha aggiunto Zhao nel briefing quotidiano. Il Congresso americano, in altri termini, dovrebbe attenersi alla "con rigore alla politica della Unica Cina perseguita dagli Stati Uniti": per questo motivo, la visita di Pelosi "dovrebbe essere subito annullata" insieme alla sospensione di "ogni scambio ufficiale tra Stati Uniti e Taiwan", lasciando spazio "ad azioni concrete per adempiere all'impegno degli Usa di non sostenere l'indipendenza" dell'isola. Appena martedì il Pentagono ha annunciato il via libera alla vendita di attrezzature e addestramento a supporto del sistema di difesa aerea Patriot a Taipei per un valore di 95 milioni di dollari, mandando ancora una volta Pechino su tutte le furie. 

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