Guerra in Ucraina, trovato morto il fotoreporter Maks Levin

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Scomparso lo scorso 13 marzo dalla prima linea vicino a Kiev, nel distretto di Vyshhorod dove stava riprendendo i combattimenti, aveva lavorato per diverse testate internazionali tra cui Ap e Reuters. . "Ogni fotografo ucraino vuole scattare la foto che fermerà la guerra", usava dire

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A riportare la notizia è stato l'Ukrainska Pravda. Maks Levin, fotoreporter ucraino di 40 anni, è stato trovato morto. Scomparso lo scorso 13 marzo dalla prima linea vicino a Kiev, nel distretto di Vyshhorod dove stava riprendendo i combattimenti, aveva lavorato per diverse testate internazionali tra cui Ap e Reuters (GUERRA IN UCRAINA, il liveblog - lo Speciale).

La scomparsa

"Secondo le prime informazioni, Levin è stato assassinato da soldati delle forze armate russe" ha affermato l'Istituto per i mezzi di comunicazione dell'Ucraina, citando la Procura generale dello Stato. A denunciare la scomparsa dell’uomo era stato, a mezzo Facebook, l’amico Markiyan Lyseyko: “Negli ultimi giorni, abbiamo provato in tutti i modi a contattare Maks Levine. Tuttavia, il tempo passa e il risultato è lo stesso. Non si ha nessuna informazione su Maks dal 13 marzo, vi prego di contattarmi". Secondo Lyseyko, Levin era andato in auto per fotografare i combattimenti. Avrebbe lasciato il suo veicolo vicino al villaggio di Guta Mezh. 

epa10004424 Ukrainian policemen and rescuers inspect debris following shelling in Kharkiv, Ukraine, 09 June 2022 amid the Russian invasion. Russian troops entered Ukrainian territory on 24 February causing fighting and destruction and a humanitarian crisis. According to the UNHCR, more than 6.9 million refugees have fled Ukraine, and a further 7.7 million people have been displaced internally within Ukraine since.  EPA/SERGEY KOZLOV

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Il ritrovamento del corpo

"Il primo aprile, dopo approfondite ricerche intorno al villaggio di Huta Mezhyhirska nella regione di Kiev,  la polizia ha trovato il corpo senza vita di Maks Levin", scrive Ukrinform citando la testata ucraina per cui Levin lavorava, la LB.ua. Accompagnato da Oleksiy Chernyshov, militare ed ex fotografo, Levin era arrivato a Huta Mezhyhirska il 13 marzo per documentare le conseguenze dell'aggressione russa. I due avevano lasciato l'auto su cui viaggiavano e si erano diretti verso il villaggio di Moshchun. A quel punto però le comunicazioni si erano interrotte. Nessuna notizia ancora del collega che lo accompagnava nel servizio giornalistico. 

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