Francesco è il terzo Papa a recarsi sull'isola. Durante il volo, ai giornalisti che lo accompagnavano, ha detto di star valutando la possibilità di un viaggio in Ucraina. Nel suo primo discorso nel Paese è tornato a chiedere la pace e, senza nominarlo, ha fatto un riferimento a Putin: "Qualche potente con anacronistiche pretese provoca conflitti"
Papa Francesco arriva a Malta per il suo 36/o viaggio apostolico e dopo aver detto, durante il volo, che l'ipotesi di un suo viaggio a Kiev "è sul tavolo", ha detto che c'è il "rischio di una guerra fredda allargata che può soffocare la vita di interi popoli e generazioni". Francesco, nel condannare ancora una volta il conflitto, ha parlato di un'"aggressività infantile e distruttiva" che "riemerge prepotentemente nelle seduzioni dell'autocrazia e dei nuovi imperialismi". Inoltre Francesco ha lanciato un appello a favore dei migranti affinchè il "Mare Nostrum" non si trasformi "nel più grande cimitero d'Europa" e l'Europa non faccia "torbidi accordi" con chi "schiavizza le persone".
"Qualche potente con anacronistiche pretese provoca conflitti"
Il Pontefice è tornato a chiedere la pace per l'Ucraina. "Ora, nella notte della guerra che è calata sull'umanità, non facciamo svanire il sogno della pace", ha detto nel suo primo discorso a Malta. "E mentre ancora una volta qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalisti, provoca e fomenta conflitti, la gente comune avverte il bisogno di costruire un futuro che, o sarà insieme, o non sara'". "Pensavamo che invasioni di altri Paesi, brutali combattimenti e minacce atomiche fossero ricordi oscuri di un passato lontano. Ma il vento gelido della guerra, che porta solo morte, distruzione e odio, si è abbattuto con prepotenza sulla vita di tanti e sulle giornate di tutti", ha aggiunto.
L'incontro con alcuni profughi ucraini prima della partenza
Ad accogliere il Pontefice a Malta, il presidente della Repubblica, George William Vella, e sua moglie, il Nunzio apostolico, monsignor Alessandro D'Errico e l'ambasciatore straordinario e Plenipotenziario di Malta presso la Santa Sede Frank Zammit. Due bambini in abito tradizionale hanno offerto al Pontefice dei fiori. "Grazie tante per accompagnarmi in questo viaggio che è breve. Sarà bello” ha detto il pontefice alla partenza, salutando i giornalisti che lo hanno accompagnato sul volo per Malta. Prima di lasciare Casa Santa Marta, Papa Francesco ha incontrato alcune famiglie di rifugiati dall'Ucraina ospitate dalla Comunità di Sant'Egidio, insieme all'Elemosiniere.
Viaggio nel segno dell'accoglienza
Francesco è il terzo Papa a recarsi a Malta. San Giovanni Paolo II visitò il Paese due volte, nel 1990 e nel 2001, e Benedetto XVI andò nell'isola del Mediterraneo per una visita pastorale nel 2010. Il logo del viaggio apostolico di Francesco a Malta, mostra delle mani che si indirizzano verso la Croce, provenienti da una nave in balìa delle onde. Le mani rappresentano un segno di accoglienza del cristiano verso il prossimo e l'assistenza a coloro che sono in difficoltà, abbandonati al loro destino. La barca rammenta il drammatico racconto del naufragio dell'Apostolo Paolo sull'isola di Malta e l'accoglienza riservata dai maltesi all'Apostolo e ai naufraghi.