Il presidente rinnova la richiesta al governo di Mosca, ma sottolinea che "la sovranità ucraina deve essere garantita e l'integrità territoriale assicurata". Il negoziatore Rodnyansky: "I colloqui non si sono fermati, ma ci sono stati dei rallentamenti". Il capo di gabinetto Yermak: "L'Italia è tra i possibili Paesi garanti della nostra sicurezza"
Torna a parlare il presidente ucraino Zelensky, in un video pubblicato su Telegram. "Le nostre forze armate continuano a combattere il nemico in tutte le direzioni. Stanno facendo capire al governo russo che bisogna parlare in maniera costruttiva, in modo urgente e onesto, per raggiungere risultati e non perdere tempo", ha affermato. "La sovranità ucraina deve essere garantita e l'integrità territoriale assicurata. Le condizioni devono essere giuste perché altrimenti il popolo ucraino non le accetterà", ha però puntualizzato (LE ULTIME NOTIZIE - LO SPECIALE DI SKY TG24).
"Morti 16mila russi. A Mariupol situazione tragica"
"I russi morti hanno ormai superato quota 16mila", ha aggiunto Zelensky, sottolineando come nel conto ci siano "anche comandanti di alto rango". In questa settimana "siamo riusciti ad organizzare il funzionamento di 18 corridoi umanitari e a salvare 37.666 persone dalle zone occupate. In particolare, da Mariupol e Zaporizhzhia sono state evacuate 26.477 persone", ha affermato. Eppure la situazione nella città costiera "rimane assolutamente tragica. I russi non lasciano entrare in città gli aiuti umanitari e sfruttano gli abitanti per le loro sceneggiate di propaganda", ha spiegato Zelensky.
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Rodnyansky: "Rallentamenti nei negoziati"
Intanto, come riferisce Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente e negoziatore per l'Ucraina, "i negoziati non si sono fermati, ma sicuramente ci sono stati dei rallentamenti. I russi dicono di essere interessati alla pace, ma non lo sono. Cercano di dare questa idea all'Occidente per evitare nuove sanzioni. Sicuramente noi non cederemo alcun territorio, questo è fuori dal tavolo. Possiamo accettare la questione della neutralità", ha detto a La7.
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Yermak: "Italia tra i possibili garanti della nostra sicurezza"
Come confermato da Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Zelensky, potrebbe esserci anche l'Italia tra i Paesi garanti della sicurezza dell'Ucraina. "I membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite devono essere i garanti della nostra sicurezza. Vorremmo aggiungere anche la Turchia, la Germania, il Canada, Israele. E abbiamo anche informazioni di un interesse dell'Italia a unirsi a questo processo", ha scritto su Telegram secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.