Guerra in Ucraina, la Polonia espelle 45 diplomatici russi

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I servizi polacchi li accusano di spionaggio. Mosca fa sapere che darà una risposta "appropriata" a quest'azione di espulsione

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Il ministero degli Esteri in Polonia ha comunicato all'ambasciatore russo a Varsavia, Sergey Andreev, la richiesta di espulsione di 45 diplomatici a causa di attività che non sono conformi con la Convenzione di Vienna. I 45 diplomatici sono accusati dai servizi polacchi di spionaggio, una accusa che Andreev, che non è nell'elenco e che quindi rimarrà a Varsavia, ha respinto. "Formalmente le relazioni diplomatiche sono mantenute. Ci sono le ambasciate, ci sono gli ambasciatori", ha affermato, citato dall'agenzia Tass  (LO SPECIALE SULLA GUERRA - GLI AGGIORNAMENTI - I VIDEO E REPORTAGE DI SKY TG24). La replica di Mosca non si è fatta attendere. Il ministero degli Esteri russo citato da Interfax ha detto che la Russia darà una risposta "appropriata" all'espulsione di 45  diplomatici russi dalla Polonia.

Bielorussia espelle diplomatici di Kiev

Nel frattempo la Bielorussia ha intimato ad alcuni diplomatici ucraini di lasciare il Paese e ha annunciato di voler chiudere il consolato ucraino nella città sud occidentale di Brest. Lo scrive l'agenzia stampa ufficiale bielorussa BeLta. La notizia arriva mentre si moltiplicano i segnali di un possibile prossimo coinvolgimento di soldati bielorussi a fianco delle forze russe che hanno invaso l'Ucraina. "L'ambasciata ucraina continuerà a lavorare in Bielorussia nel formato 1+4, cioè l'ambasciatore e quattro membri dello staff", ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri di Minsk, Anatoly Glaz. 

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