La Russia agli Usa: "Commenti Biden inaccettabili. Rapporti sull'orlo della rottura"

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Mosca consegna una nota di protesta contro le frasi di Biden che aveva definito Putin “criminale di guerra'” e “dittatore assassino”. La Casa Bianca: "Il Cremlino uccide i civili e chiede conto di parole" 

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Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti "inaccettabili" di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito "criminale di guerra" e "dittatore assassino" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SULLA GUERRA - LO SPECIALE).

Le dichiarazioni - si legge nella nota diffusa a Mosca - sono "inaccettabili e non degne di uno statista di così alto rango" e hanno "messo le relazioni Usa-Russia sull'orlo della rottura".

Le garanzie chieste dalla Russia

Sullivan - ha fatto sapere ancora il ministero degli Esteri - è stato "avvertito che le azioni ostili intraprese contro la Russia incontreranno una decisa e ferma  opposizione". La Russia ha anche chiesto a Washington "garanzie" che l'ambasciata e i consolati russi negli Stati Uniti "funzioneranno in maniera fluida" dopo che le reciproche espulsioni hanno ridotto drasticamente la presenza diplomatica in entrambi i Paesi.

 

"Mosca uccide i civili e chiede conto di parole" 

Non si è fatta attendere la replica americana: l'ambasciatore John Sullivan - ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in
un briefing con la stampa - "ha chiesto a Mosca di seguire la legge e le convenzioni internazionali e poter avere subito accesso consolare a tutti gli americani detenuti in Russia". "Quello che Mosca abbia detto al nostro ambasciatore bisogna chiederlo al
Cremlino", ha detto ancora il portavoce definendo "incredibile" sentir parlare di "commenti inaccettabili da parte di un Paese che sta perpetrando violenze atroci sui civili".

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