Guerra in Ucraina, Cina: "Non vogliamo essere bersaglio delle sanzioni occidentali"

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Pechino continua a negare di fornire assistenza militare alla Russia. "Informazioni false, che non sono né professionali né etiche, per non parlare di responsabilità” dice il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian

 

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"La Cina non è parte della crisi e tantomeno vuole essere colpita dalle sanzioni" inflitte da Unione Europea e Stati Uniti per l’invasione russa in Ucraina. Lo ha ribadito oggi il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, all'indomani del colloquio telefonico avuto con l’omologo spagnolo José Manuel Albares. La Cina, entrata da qualche giorno sul campo diplomatico delle tensioni tra Mosca e Kiev, non vuole dunque essere colpita dalle “sanzioni unilaterali prive di basi nel diritto internazionale” e sottolinea il "diritto a salvaguardare i suoi diritti e interessi legittimi" (GUERRA IN UCRAINA, il Liveblog - lo Speciale - Il racconto degli inviati di Sky TG24).

Cina: "No alle notizie false"  

Le fonti del Financial Times sull'apertura della Cina a fornire assistenza militare alla Russia citano dei cablogrammi diplomatici del Dipartimento di Stato agli alleati in Europa e in Asia. Nei dispacci non è precisato né il livello né la tempistica dell'assistenza. "Informazioni false, che non sono né professionali né etiche, per non parlare di responsabilità” dice il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian. 

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