Guerra Ucraina, Cina: "Grande preoccupazione, lavoriamo per evitare ulteriore escalation"

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Pechino "spera che la pace possa tornare il prima possibile", ha affermato il premier Li Keqiang, aggiungendo che il suo Paese segue "una politica diplomatica pacifica indipendente. È importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze". La Cina ha raddoppiato al 10% il margine di oscillazione sul rublo pr frenare l'effetto delle sanzioni contro la Russia nello Stato del Sol Levante

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Pechino "è profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina e spera che la pace possa tornare il prima possibile". Così il premier cinese Li Keqiang ha affrontato la situazione tra Kiev e Mosca nella conferenza stampa finale della sessione annuale del Parlamento. "La Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. È importante - ha aggiunto - sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l'ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo" (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - VIDEO).

"Sostenere Russia e Ucraina nei negoziati"

Specificando di sostenere "una normale cooperazione con tutte le parti sulla base del rispetto reciproco e di relazioni vantaggiose per tutti", il premier cinese ha risposto anche a una domanda sul perché Pechino non abbia condannato l'aggressione russa in Ucraina: "La sovranità e l'integrità territoriale di tutti i Paesi dovrebbero essere rispettate", ha detto Li, sottolineando però la convinzione della Cina nella "non interferenza". "Riteniamo che si debbano compiere i massimi sforzi ed è importante sostenere Russia e Ucraina nel portare avanti i negoziati per un cessate il fuoco superando le difficoltà per raggiungere la pace", ha ribadito il premier. "La Cina è pronta a compiere i propri sforzi costruttivi per promuovere e mantenere la pace e la stabilità nel mondo".

epa10004424 Ukrainian policemen and rescuers inspect debris following shelling in Kharkiv, Ukraine, 09 June 2022 amid the Russian invasion. Russian troops entered Ukrainian territory on 24 February causing fighting and destruction and a humanitarian crisis. According to the UNHCR, more than 6.9 million refugees have fled Ukraine, and a further 7.7 million people have been displaced internally within Ukraine since.  EPA/SERGEY KOZLOV

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Cina agli Usa: "Serve più dialogo"

Le relazioni tra Usa e Cina, pur tra tanti scossoni, "sono sempre andate avanti" e Pechino "auspica una coesistenza pacifica e una cooperazione vantaggiosa" attraverso "la gestione delle differenze in modo razionale e costruttivo" evitando il "disaccoppiamento delle economie". Il premier Li Keqiang ha chiesto "più dialogo e più comunicazione" bilaterale perché "una volta che le porte si sono aperte, non dovrebbero mai essere richiuse".

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"Sanzioni danneggeranno la ripresa post-Covid"

Il premier cinese ha messo poi in guardia dai rischi legati alle sanzioni economiche imposte dai Paesi occidentali alla Russia per l'invasione dell'Ucraina, che "danneggeranno la ripresa dell'economia globale dalla pandemia del Covid-19". Li Keqiang ha detto che "l'attuale situazione è grave e la Cina è profondamente preoccupata e addolorata". Tuttavia, "le sanzioni pertinenti danneggeranno l'economia mondiale e questo non è nell'interesse di nessuno", oltre a non risolvere il problema. Il premier ha invece ribadito che gli strumenti di riferimento sono il dialogo e il confronto per arrivare alla fine degli scontri e a una soluzione di pace duratura.

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Cina raddoppia al 10% il margine di oscillazione sul rublo

La Cina ha intanto allentato i controlli sui tassi di cambio per consentire al rublo di deprezzarsi più rapidamente di valore rispetto allo yuan ,aiutando a isolare Pechino dalle pesanti sanzioni economiche in vigore contro Mosca. Il margine di oscillazione negli scambi giornalieri controllati dallo Stato è stato raddoppiato al 10% al di sopra o al di sotto del prezzo di apertura del giorno, secondo quanto ha annunciato il China Foreign Exchange Trade System. Il rublo ha perso finora circa il 40% del suo valore da quando i governi occidentali hanno varato le sanzioni contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina.

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