Guerra in Ucraina, Putin: "Non mi aspetto accordi con una banda di drogati neonazisti"

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Il capo del Cremlino ha chiesto all'esercito ucraino di "prendere il potere" a Kiev e di rimuovere il presidente Zelensky per facilitare un accordo con la Russia

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Al secondo giorno di invasione delle truppe russe in Ucraina, una pioggia di missili è caduta nella notte su Kiev. Metre aspri combattimenti sono in corso a Nord della capitale, a pochi chilometri dalla città, e le forze occidantali stanno pensando a quali sanzioni adottare contro Mosca, il presidente russo Valdimir Putin ha chiesto all'esercito ucraino di "prendere il potere" e di rimuovere il suo omologo Volodymyr Zelensky (LIVEBLOG SULLA GUERRA - MISSILI SU KIEV: VIDEO).

Putin: "Più facile accordo con esercito ucraino al potere"

Putin ha spiegato il suo appello alle forze armate ucraine dicendo che ciò favorirebbe le trattative con Mosca. "Sarà più facile per voi trovare un accordo con noi", ha detto il presidente, citato da Interfax, rivolgendosi all'esercito di Kiev, specificando che l’esercito russo sta combattendo contro una "banda di drogati e neonazisti". In mattinata, come hanno riportato le agenzie russe Tass e Interfax, il presidente ucraino Zelensky aveva di nuovo invitato il leader russo a sedersi ad un tavolo delle trattative.

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