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Guerra in Ucraina, il Manchester Utd rinuncia ad Aeroflot come sponsor

Mondo

Tiziana Prezzo

La notizia arriva nello stesso giorno in cui la Uefa ha deciso di spostare la finale di Champions a Parigi e la Formula 1 ha cancellato il Gran Premio di Sochi. E il giovane  difensore ucraino del City, Zinchenko, augura la morte a Putin su Instagram. (La corrispondente da Londra)

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LONDRA - Il mondo dello sport non poteva rimanere indifferente a quanto sta accadendo in Ucraina. E così, dal calcio alla Formula 1, si sono prese decisioni importanti per rimarcare quanto la Russia sia isolata al momento e quanto lo sport non viva in una bolla o in un mondo a parte.

I diavoli rossi non guardano altrove

 Nel Regno Unito il Manchester United ha deciso di rinunciare alla sponsorizzazione di Aeroflot, la compagnia di bandiera russa, che dal 2013 aveva preso il posto della Turkish Airlines.  In questi ultimi anni i diavoli rossi hanno regolarmente volato con Aeroflot, ma alla luce della decisione di Vladimir Putin di invadere l'Ucraina lo United ha deciso di recidere i legami con l'azienda: "Condividiamo le preoccupazioni dei nostri fan in tutto il mondo ed estendiamo le nostre condoglianze alle persone colpite", si legge in un breve comunicato. Lo United ha utilizzato la compagnia aerea charter Titan Airways per la trasferta degli ottavi di finale di Champions League contro l'Atletico Madrid, all'inizio di questa settimana.

Quattro inglesi in gara per la finale di Champions spostata a Parigi

Sono quattro al momento le squadre inglesi ancora in gara per aggiudicarsi il torneo europeo più prestigioso: Chelsea, Liverpool, Manchester United e Manchester City. Proprio in quest'ultima squadra milita l'ucraino Oleksandr Zinchenko. L'allenatore, Pep Guardiola, ha fatto sapere che nonostante tutto quello che sta accadendo al suo Paese, dove ci sono anche familiari, il giocatore resta a disposizione.

La rabbia e  il dolore dell’ucraino Zinchenko

Zinchenko, 25 anni, ha preso parte a una veglia nel centro di Manchester e l'allenatore ha espresso il sostegno di tutta la squadra. Il difensore aveva anche pubblicato sul suo profilo Instagram una storia con una foto del presidente russo, Vladimir Putin, e una frase che non lasciava spazio a interpretazioni: "Spero che tu muoia della morte più dolorosa e sofferente". La piattaforma, però, ha rimosso il contenuto, come ha spiegato lo stesso giocatore. Dati i risultati raggiunti sul campo è  molto alta la possibilità che almeno una delle quattro squadre inglesi raggiunga la finale di Champions, che, come deciso nelle ultime ore dalla Uefa, non verrà più giocata a San Pietroburgo, bensì a Parigi.

La posizione del governo britannico

Durante l'ultimo question Time alla Camera dei Comuni, mercoledì scorso, il premier Boris Johnson aveva auspicato lo spostamento della finale dalla Russia, offrendo l'ospitalità del Regno Unito. Ieri ha annunciato, nel pacchetto delle sanzioni, l'esclusione di Aeroflot dal traffico aereo britannico.

Sir Hamilton tace e il Gran Premio di Sochi

Nessuna reazione e nessun commento, invece, dal grande campione britannico della Formula 1, Sir Lewis Hamilton, all'altra importante notizia di giornata che unisce sport e politica internazionale: il Gran Premio di Sochi è stato annullato.

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