La riforma prevede la possibilità di spalmare le ore settimanali di un tempo pieno su 4 giorni lavorativi guadagnando un giorno in più di riposo nella settimana
La riforma del lavoro era già nell’aria ed era stata preceduta da una serie di accordi sullo smart working (come la possibilità di spegnere pc e cellulari al di fuori dell’orario di lavoro). Ora in Belgio diventa realtà. Il governo ha raggiunto un accordo che prevede tra l'altro la possibilità di spalmare le ore settimanali di un tempo pieno su 4 giorni lavorativi guadagnando un giorno in più di riposo nella settimana.
La riforma
Nello specifico i lavoratori potranno scegliere di concentrare l'orario di lavoro su quattro giorni alla settimana, in modo da poter godere di un altro giorno libero. I dipendenti potranno inoltre optare per uno schema settimanale variabile, lavorando più ore una settimana e avendo più tempo libero quella successiva. In entrambi i casi sarà il lavoratore a decidere la formula, una soluzione chiaramente interessante per le famiglie in cui lavorano entrambi i genitori.
Le esigenze delle famiglie e il diritto alla formazione
La flessibilità dell'orario in questa formula è pensata anche come supporto alla genitorialità. Sarà poi previsto un diritto alla formazione, con la richiesta ad esempio di un piano per sviluppare le competenze dei lavoratori a tutte le aziende con più di 20 dipendenti. Verranno fissate quindi delle regole per il diritto alla disconnessione, oltre ad essere previsti più aiuti per quanti saranno licenziati. Chi lavora con orario part-time variabile, come ad esempio i cassieri di un grande magazzino, dovrà essere informato dell'orario con sette giorni lavorativi di anticipo.
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Gli obiettivi della riforma
L'accordo punta a rendere più flessibile il mercato del lavoro per raggiungere un tasso di occupazione dell'80% entro il 2030 (attualmente è al 71% con forti disparità regionali).
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La soddisfazione del governo
Il presidente del consiglio Alexander De Croo durante la conferenza stampa ha spiegato: "Il periodo del covid ci ha costretto a lavorare in modo più flessibile, il mercato del lavoro si è dovuto adattare inevitabilmente a questo."
"Si tratta di progressi concreti per tutti i lavoratori! Diritto concreto alla formazione; una protezione dei lavoratori delle piattaforme digitali; equilibrio tra vita professionale e privata; misure di rafforzamento dell'occupazione", ha spiegato in un tweet il ministro del Lavoro Pierre-Yves Dermagne annunciando l'intesa.