Usa Weekly News, Biden a Putin sulla crisi in Ucraina: pronti a dialogo e ad altri scenari
“Se la Russia dovesse invadere l’Ucraina gli USA e gli alleati risponderanno in modo deciso imponendo costi severi a Mosca". È quanto ha affermato la Casa Bianca al termine del dialogo telefonico tra Biden e Putin, svoltosi sabato e durato 62 minuti. Poco dopo è arrivata la replica del governo russo: “apogeo dell’isteria americana”. Nel loro colloquio Usa e Russia hanno ricordato l’importanza della diplomazia, ma su ciò che accadrà nei prossimi giorni in Ucraina non vi è alcuna certezza
A cura di Valentina Clemente
“La pagherete cara” - Nella loro telefonata di ieri, Vladimir Putin e Joe Biden hanno concordato di proseguire il dialogo sulla crisi ucraina. Biden, però, è stato chiaro con Vladimir Putin: se la Russia dovesse invadere l’Ucraina gli Stati Uniti e gli alleati risponderanno in modo “deciso” e imporranno “costi severi” a Mosca. È quanto ha affermato la Casa Bianca al termine dell’incontro
Isteria americana - “L’isteria (americana) ha raggiunto il culmine”: lo ha detto Yuri Ouchakov, consigliere diplomatico di Putin, in una conferenza stampa, in seguito alla telefonata sulla crisi ucraina fra il presidente Usa, Joe Biden, e quello russo, Vladimir Putin. I due leader, ha aggiunto Ouchakov, “hanno convenuto di proseguire i contatti a tutti i livelli”
Sofferenza umana - Un’eventuale invasione dell’Ucraina da parte della Russia sarebbe causa di “una grande sofferenza umana” e gli Stati Uniti e i loro alleati sono pronti a imporre “rapidi e pesanti costi” a Mosca. La Casa Bianca, al termine del colloquio tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e quello russo, Vladimir Putin, ha diramato una nota in cui rende conto dei temi affrontati dai due leader, ribadendo che gli Usa sono intenzionati a proseguire nello sforzo diplomatico, ma comunque pronti “ad altri scenari”
Feb 16, 2022? - Joe Biden avrebbe detto agli alleati che la Russia potrebbe attaccare fisicamente l’Ucraina mercoledì 16 febbraio e l’invasione potrebbe essere preceduta da raid missilistici e cyberattacchi. Lo riporta Politico citando alcune fonti. La stessa data era già stata indicata da Spiegel, citando fonti della Cia
Strategia - Rivelare le prossime mosse della Russia per cercare di far saltare i piani di Mosca, guadagnare tempo per la diplomazia e forse concedere a Vladimir Putin la possibilità di valutare i costi politici, economici e umani di un’invasione. Sarebbe la strategia seguita dall’amministrazione Biden nell’ambito della sua campagna per complicare e scoraggiare un’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca
Nelle ultime settimane, riporta il New York Times, l’amministrazione Biden ha dettagliato i movimenti delle forze armate russe al confine con l’Ucraina, rivelato il piano di Mosca per creare un falso video di atrocità come pretesto per un’invasione, e anche suggerito che i piani di Putin incontrerebbero i dubbi di alcuni funzionari russi. Per gli Stati Uniti si tratta della maggiore diffusione di informazioni riservate di intelligence dai tempi della crisi dei missili a Cuba
E di una scommessa non da poco visto che Biden “ha ripetuto di non avere intenzione di inviare truppe americane per difendere l’Ucraina. L’amministrazione sta mettendo in guardia il mondo su una minaccia urgente, non sta perorando la causa di una guerra ma sta invece cercando di evitarla”, mette in evidenza il New York Times
Militari - La Casa Bianca ha approvato il piano del Pentagono per i militari statunitensi in Polonia che dovranno aiutare le migliaia di americani in fuga dall’Ucraina, in caso di attacco russo. Lo anticipa il Wall Street Journal, spiegando che i 1.700 soldati dell’ottantaduesimo corpo aviotrasportato di stanza in Polonia nei prossimi giorni cominceranno a creare strutture temporanee all'interno del confine polacco per accogliere gli americani in arrivo. Da notare che i militari non sono autorizzati a entrare in Ucraina né effettueranno voli per prelevarli
Gli Usa vogliono però evitare a tutti i costi il caos che si creò in Afghanistan, dopo la fulminea presa di potere dei talebani. In Ucraina ci sono circa 30mila statunitensi e, in caso di attacco russo, presumibilmente la gran parte di essi vorranno andarsene velocemente. Fonti dell’amministrazione, fanno notare che al momento tali piani sono solo prudenziali e sono stati introdotti solo alla luce della disastrosa esperienza afghana (anche se la Casa Bianca, attraverso Jen Psaki, ha ricordato che le due situazioni non sono assolutamente comparabili)
Biden-Scholz – Negli scorsi giorni Joe Biden ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Al termine dell’incontro, Biden ai giornalisti ha detto: “se la Russia invade ulteriormente l’Ucraina noi siamo pronti, tutta la Nato è pronta a reagire e ci saranno conseguenze rapide e severe”. A queste parole si sono aggiunte quelle di Scholz: “prenderemo tutte le misure necessarie, insieme ai nostri alleati e partner, saremo uniti”, rispondendo alla domanda se bloccherà il gasdotto Nord Stream 2 in caso di invasione russa dell’Ucraina
Afghan funds - Joe Biden annuncia che i 7 miliardi di dollari dell’Afghanistan depositati alla Fed di New York prima che i talebani salissero al potere saranno in parte ripartiti fra le famiglie delle vittime dell’11 settembre, a cui andranno circa 3,5 miliardi. La quota restante, 3,5 miliardi, andrà all’Afghanistan sotto forma di aiuti umanitari. Nell’ordine esecutivo in cui interviene nel contenzioso dei fondi afghani negli Stati Uniti, Biden spiega che la ripartizione va incontro alle esigenze del popolo
Build Back Better at risk? - L’inflazione sta mettendo a rischio l’agenda del presidente Joe Biden. I senatori democratici cominciano a perdere la speranza di approvare il Build Back Better Act entro il prossimo mese e, soprattutto, di farlo sulle basi raggiunte faticosamente nelle scorse settimane. La crescita più rapida del previsto dell’inflazione sta irrigidendo Joe Manchin, sempre stato freddo nei confronti del piano di investimento su welfare e clima
Dopo aver sostenuto che un piano da 1,7 mila miliardi di dollari avrebbe avuto effetti sul deficit, con l’incudine dell'inflazione il senatore è sempre più convinto che il progetto di Biden stia arrivando nel momento sbagliato. “L’inflazione - ha detto il senatore ai giornalisti – dovrebbe mettere tutti in guardia. Il mercato non riesce a controllarla e tu non puoi continuare a gettare carburante sul fuoco, non lo puoi proprio fare”
No more free community college - Joe Biden ha abbandonato il progetto di offrire due anni gratis di community college, ossia college di due anni che forniscono un’educazione post secondaria a costi più bassi per andare poi a lavorare o iscriversi ad un college universitario di quattro anni. Lo ha confermato la first lady Jill durante un evento pubblico: “Non fa più parte del programma”. Non essendo riuscito a far approvare al Senato il suo maxi piano da 1800 miliardi, Biden deve rinunciare ad alcune parti di esso e la gratuità dei community college è fra questi
Vermot & abortion - Il Vermont vuole diventare il primo stato americano dove l’aborto è protetto dalla Costituzione. Come riportato dal Washington Post, la Camera dello stato del nord-est ha votato a favore della proposta di un emendamento costituzionale che garantirebbe il diritto all'interruzione di gravidanza e alla contraccezione. Ora la misura passa al governatore repubblicano Phil Scott, che ha già segnalato il suo sostegno ed è tenuto a darne avviso pubblico prima che la proposta appaia nelle schede elettorali di novembre
Texas & abortion - Nel primo mese di entrata in vigore in Texas della legge sull’aborto più restrittiva degli Stati Uniti da decenni, le interruzioni di gravidanza nello stato sono diminuite del 60%. Secondo i dati della Texas Health and Human Services Commission, nel settembre scorso ci sono stati quasi 2.200 aborti, contro i 5.400 del mese di agosto. Le nuove norme vietano l’interruzione di gravidanza una volta che viene rilevata l’attività cardiaca del feto, ossia dopo circa sei settimane, e senza eccezioni in caso di stupro o incesto
Flushed documents? – Nella Casa Bianca di Donald Trump “periodicamente venivano trovati i wc della sua residenza intasati con documenti stracciati”. Queste le rivelazioni contenute in un nuovo libro sull’ex presidente che arrivano proprio mentre i giornali americani continuano a scrivere delle casse di documenti che Trump avrebbe impropriamente portato via della Casa Bianca. A rivelare questo particolare è la corrispondente dalla Casa Bianca del New York Times, Maggie Haberman
Nel libro "Confidence Man", di prossima uscita, Haberman scrive che lo staff della Casa Bianca aveva concluso che era lo stesso Trump a buttare i documenti stracciati nel wc. “Veniva chiamato l'idraulico che trovava pezzi di carta accumulati”, ha detto Haberman, spiegando che si poteva trattare di post it o di “note che scriveva lui stesso”. Con una dichiarazione, Trump ha affermato che la cosa "è categoricamente non vera ed inventata da una cronista per fare pubblicità ad un libro solo pieno di finzioni”
Clinton & Trump - Lo staff della campagna elettorale di Hillary Clinton pagò una società per “infiltrarsi” nei server della Trump Tower e successivamente della Casa Bianca per creare presunti collegamenti fra Donald Trump e la Russia. È quanto emerge da alcuni documenti depositati da John Durham, il procuratore speciale nominato dall’amministrazione Trump per proseguire la controinchiesta sulle origini del Russiagate nell’era Biden. Lo riporta Fox
What about masks? - Mentre molti stati in Usa stanno abolendo alcune regole contro il Covid per Joe Biden è “prematuro” togliere l’obbligo di mascherina al chiuso. In un’intervista alla Nbc, il presidente non ha voluto esplicitamente criticare i governatori che hanno deciso per un allentamento delle restrizioni, “è difficile giudicare se abbiano torto o meno”, ma ha definito “probabilmente prematura” l’abolizione della mascherina al chiuso
Eilish & Biden – Quando ho saputo che i miei amici Billie e Finneas erano a Washington per un concerto, li ho subito invitati alla Casa Bianca. Bello incontrarvi e sono felice che abbiate incontrato Commander: così Joe Biden su Twitter, parole a cui ha associato una foto che lo ritrae con Billie Eilish e il fratello Finneas
44 Grammys - Lo show dell’intervallo della 56/a edizione del Super Bowl, in calendario oggi al SoFi Stadium di Los Angeles, avrà una parata di star che combinate hanno vinto un totale di 44 Grammy, gli Oscar della musica. Durante l'intervallo del super match fra i Los Angeles Rams e i Cincinnati Bengals, sul palcoscenico si esibiranno Eminem, Dr. Dre, Snoop Dogg, Kendrick Lamar e Mary J. Blige. Si tratta di artisti esponenti del genere musicale hip-hop o rap, tutti pluripremiati. Solo Eminem ha vinto 15 premi Grammy
L’hip hop è un genere diffuso soprattutto tra gli afroamericani ed è significativo che la National Football League abbia scelto questi artisti per lo show dell’half-time. “È un grande momento che mette insieme l'evento sportivo più grande al mondo con la forma musicale più grande al mondo”, ha detto Snoop Dogg in conferenza stampa. “Apprezziamo - ha aggiunto - che la Nfl abbia scelto l’hip-hop perché sappiamo che tanta gente non lo vuole. Ma ora siamo qui e non potete farci niente”. Per la prima volta, inoltre, durante lo show ci saranno due musicisti sordi
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