Covid, il ministro dell'interno di Hong Kong si dimette dopo aver partecipato ad un party

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“Come uno dei principali funzionari che guidano la lotta all'epidemia, non ho dato il miglior esempio”, ha detto Caspar Tsui dopo aver ammesso di aver partecipato ad una festa di compleanno con 200 invitati

Dopo la Gran Bretagna uno scandalo partygate travolge anche l'ex colonia britannica Hong Kong. Ma in questo caso, a differenza del premier Boris Johnson, le dimissioni ci sono state (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA).

Le dimissioni del ministro dell’Interno

“Ho rassegnato le dimissioni e intendo lasciare l'incarico", ha dichiarato il ministro dell’interno Caspar Tsui. "Come uno dei principali funzionari che guidano la lotta all'epidemia, non ho dato il miglior esempio", ha aggiunto. Tsui ha ammesso di aver partecipato ad una festa di compleanno insieme a decine di funzionari e parlamentari, pochi giorni dopo la raccomandazione delle autorità ad evitare assembramenti per limitare la diffusione del Covid.

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La festa di compleanno

Il party di compleanno si è svolto in un ristorante ed era per Witman Hung, membro del massimo organismo legislativo, e a partecipare sono state oltre 200 persone, tra cui oltre una decina di alti funzionai, inclusi i capi della polizia, dell'immigrazione e della lotta alla corruzione, insieme a una ventina di deputati. La festa è venuta alla luce dopo che una persona è risultata positiva e le autorità sanitarie hanno recuperato la lista degli invitati per il tracciamento. Da qui l'imbarazzo per il governo: sebbene non fosse illegale in base alle regole anti-Covid dell'ex colonia britannica, solo tre giorni prima il responsabile della Salute aveva esortato a evitare gli assembramenti.

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Boris Johnson e il party gate

Una situazione simile minaccia il premier britannico, Boris Johnson, al centro degli scandali per il partygate, le feste tenutesi a Downing Street in violazione delle regole anti-Covid. I risultati di un'inchiesta governativa guidata da Sue Gray sono attesi a breve, e anche la polizia di Londra ha annunciato nei giorni scorsi un'indagine in merito.

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