"Sono disabile, cammino molto male, un bambino cammina meglio di me" ha detto l'uomo raccontando la sua storia a una radio locale che poi ha riportato la vicenda
Arriva da Tonga una delle storie più incredibili e commoventi degli ultimi giorni. La storia di un falegname disabile Lisala Folau, spazzato via dallo tsunami e sopravvissuto galleggiando in mare per 24 ore. Un miracolo.
La vicenda
Folau stava imbiancando la sua casa sull'isola di Atata quando è stato avvertito da suo fratello e da un nipote dello tsunami. Non hanno avuto il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo che le onde li hanno travolti. Lui e un'altra nipote si sono arrampicati su un albero. Sono scesi solo quando le onde si sono abbassate ma proprio in quel momento un’altra onda li ha travolti trascinandoli in mare aperto. Era sera e non c’era nessuno che avrebbe potuto aiutarli. "Sono disabile, cammino molto male, un bambino cammina meglio di me" ha detto il falegname raccontando la sua storia a una radio locale che poi ha riportato la vicenda. Eppure Lisala ha cercato di farcela da solo. Così ha trovato un tronco a cui aggrapparsi ed è arrivato su un’altra isola, l’isola di Toketoke dove ha cercato di farsi vedere da una motovedetta ma senza riuscirci. Poi ha deciso di spostarsi verso un’altra isola dove dalle 10 di mattina è arrivato attorno alle 18 di sera. "Ho gridato aiuto ma non c’era nessuno”. Alle 21 è riuscito ad arrivare a Sopu, dove si è trascinato sulla strada asfaltata e finalmente è stato soccorso da un'auto.
approfondimento
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I nipoti e il fratello del falegname
Una storia a lieto fine dunque, riportata dal Guardian che però non è stato in grado di stabilire cosa sia successo al fratello e ai nipoti del falegname. Sono comunque tre persone le persone che sono morte in seguito allo tsunami che ha travolto l'arcipelago e nessuna di Atata.