A stabilirlo una regola in vigore nell’Unione Europea che prevede un tetto minimo di voli garantiti al 50%. Una soglia sulla quale a Bruxelles si è aperto il dibattito anche per i rischi ambientali
Si chiamano voli fantasma e sono aerei di linea che in queste settimane stanno continuando a volare anche se vuoti o con pochi passeggeri a bordo. Se le compagnie optassero per lo stop rischierebbero di perdere determinati slot assegnati negli aeroporti. A stabilirlo una regola molto chiara: una compagnia aerea deve far decollare e atterrare i propri aerei, anche se vuoti o con pochissimi passeggeri per poter continuare ad operare in gran parte degli aeroporti europei. Proprio come sta accadendo in questo periodo.
Il dibattito in Europa
Inizialmente la regola prevedeva che fosse garantito minimo l'80% dei voli fissati di ogni compagnia, ma dopo la pandemia la soglia è stata abbassata al 50% per venire incontro alle esigenze delle compagnie aeree. Se questa regola non viene rispettata, gli spazi vengono riassegnati automaticamente ad altre compagnie.
Eppure anche sul tetto del 50% c’è un dibattito aperto dato che il ministro dei trasporti belga George Gilkinet ha chiesto un intervento della Commissione europea affinchè venga ridotta questa soglia e vengano fornite "nuove possibilità di esenzione" per gli aerei fino a quando l'emergenza Covid non sarà terminata.
Una richiesta che al momento non trova risposta dai vertici della Ue: il commissario dei trasporti, Adina Valean, non sembra infatti deciso a fare passi indietro. In un'intervista rilasciata al Financial Times, Valean ha spiegato che le regole europee prevedono già "la flessibilità necessaria" per evitare che gli aerei viaggino vuoti. Tra l’altro il traffico aereo sarebbe comunque in ripresa.
Diverso il parere di Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, secondo il quale lo scenario attuale sarebbe pressochè apocalittico, con voli fantasma il cui impatto sarà devastante sull’ambiente.