New Mexico, in 21 bloccati su funivia a 3 mila metri di altezza

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Secondo la ricostruzione degli operatori dell’impianto fatta a una tv locale, la neve e il ghiaccio si sono accumulati con una rapidità eccezionale su uno dei cavi che è così collassato bloccando l'impianto. Fortunatamente la cabina è attrezzata con coperte di emergenza e non si è mai perso il contatto radio con la stazione a terra per gli aggiornamenti sui soccorsi

Inizio d’anno piuttosto insolito per i 19 dipendenti di un ristorante nei pressi di Albuquerque, nel New Mexico, e due addetti della funivia del Sandia Peak. Si preparavano a festeggiare l'arrivo del 2022 insieme agli amici e alle famiglie, ma hanno trascorso le prime ore dell'anno nuovo aspettando i soccorsi bloccati a quasi tremila metri d'altezza, in mezzo a una tempesta di neve e con la temperatura scesa sotto i -4.

Cosa è successo

Il gruppo del Ten 3, il ristorante che si trova sulla cima del Sandia Peak, aveva appena finito di lavorare e si stava preparando a tornare ad Albuquerque per festeggiare l'arrivo della mezzanotte. Ma, presa la funivia e arrivati all'altezza del secondo pilone, le cabine si sono fermate. Secondo la ricostruzione degli operatori dell’impianto fatta a una tv locale, la neve e il ghiaccio si sono accumulati con una rapidità eccezionale su uno dei cavi che è così collassato bloccando l'impianto. Come riportano New York Times e Cnn, una delle lavoratrici del ristorante, Amber Santos, ha fatto su Instagram la cronistoria di quello che stava accadendo e un suo collega, Colleen Edvige, ha pubblicato su Facebook le foto del gruppo in attesa dei soccorsi: con il passare delle ore, l'eccitazione per un imprevisto avventuroso ha lasciato lo spazio allo sconforto e alla paura.

I soccorsi

Fortunatamente la cabina è attrezzata con coperte di emergenza e non si è mai perso il contatto radio con la stazione a terra per gli aggiornamenti sui soccorsi. Alle 3 di notte, mentre in quota la situazione si faceva drammatica con la temperatura scesa a -4 e le persone bloccate costrette a dividersi acqua e barrette energetiche, la macchina dei soccorsi era attivata. Alle 4 le squadre erano sul posto, ma ci sono volute altre quattro ore per arrampicarsi lungo il pendio, raggiungere il pilone, scalarlo e raggiungere la cabina da dove, con un sistema di corde, sono state fatte calare le persone una per volta. 

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