Lo studente egiziano dell'Univeristà di Bologna, liberato dopo quasi due anni di prigionia, dedica un pensiero a chi è ancora privato della libertà: "Spero che l'anno prossimo tutti siano nelle loro case"
Va a chi è ancora privato della libertà il pensiero di fine anno di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna che è stato scarcerato a inizio dicembre dopo quasi due anni di prigione, ma che è ancora sotto processo in Egitto, con la prossima udienza fissata al primo febbraio. Zaki, che ha condiviso su Twitter una foto in cui è sorridente insieme alla fidanzata, ha passato con la sua famiglia e i suoi amici gli ultimi 17 giorni dell'anno.
"Spero che l'anno prossimo tutti siano insieme alle loro famiglie"
"Sono stato molto grato per il vostro amore, il sostegno e i messaggi", "e sono anche fortunato di essere circondato dall'amore di molte persone intorno a me" scrive Zaki sul social network. "Ho avuto la fortuna - continua - di essere tra la mia famiglia e i miei cari in un giorno come oggi, ma non posso dimenticare i miei fratelli e sorelle che non sono ancora con le loro famiglie. Spero che l'anno prossimo tutti siano nelle loro case in ogni occasione o momento che erano soliti passare con i loro cari e nessuno sia privato di quei momenti" che "ti mancano quando sei solo".
