
Covid, come fare se devo viaggiare all’estero nel periodo delle feste? Cosa sapere
Con il dilagare della variante Omicron, diversi Stati tornano a imporre misure restrittive agli ingressi per turismo. Le regole seguono l’andamento della pandemia e molte non sono più le stesse di qualche settimana fa: vari Paesi, anche europei, hanno ripristinato la quarantena in arrivo o l’obbligo di tampone negativo anche per chi è vaccinato. Dagli Stati Uniti alla Spagna: ecco cosa serve sapere

Prima del forte aumento di casi da coronavirus - spinto anche dal diffondersi della variante Omicron - che ha colpito tutto il mondo, Italia compresa, in molti avevano progettato un viaggio all’estero per le vacanze di Natale e Capodanno. Nelle ultime settimane, per limitare l’impatto della quarta ondata di contagi, diversi Paesi hanno reintrodotto misure più severe per l’ingresso dei viaggiatori nei loro confini. Dagli Stati Uniti alla Spagna, cosa serve sapere prima di lasciare l’Italia
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Se si ha intenzione di viaggiare all’estero è sempre bene controllare frequentemente il portale Viaggiare Sicuri (www.viaggiare.sicuri.it), dove la Farnesina riporta tutte le regole vigenti per i viaggi in uscita dall’Italia verso tutti i Paesi del mondo. Le misure per il turismo imposte dagli Stati seguono l’andamento della pandemia da Covid-19 e quindi cambiano spesso: quelle in vigore al momento del viaggio potrebbero non essere più le stesse di quando si è programmato l’itinerario
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La disciplina generale dello Stato italiano per gli spostamenti da e verso l’estero è stata aggiornata da ultimo con ordinanza dello scorso 14 dicembre 2021. Le regole previste, salvo future proroghe o modifiche in corso d’opera, resteranno in vigore fino al 31 gennaio 2022. Il sistema si basa su cinque elenchi di Paesi, per i quali sono previste diverse misure
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VIAGGI CONSENTITI PER TURISMO – L’ingresso per turismo è consentito negli Stati che rientrano negli elenchi A,B,C e D. A questi si aggiungono i sei Paesi dei corridoi Covid free, aperti fino al 31 gennaio 2022: Aruba, Maldive, Seychelles, le zone di Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto, Mauritius e Repubblica Dominicana
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ELENCHI A E B – Nell’elenco A rientrano San Marino e la Città del Vaticano, per il cui ingresso non è prevista alcuna restrizione. La lista B dovrebbe includere una serie di Paesi considerati a basso rischio epidemiologico per cui non sarebbe in vigore nessuna limitazione, ma per il momento nessuno Stato vi rientra
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ELENCO C - Per viaggiare verso i Paesi dell’elenco C, aperti al turismo dall’Italia, bisogna guardare alle misure specifiche di ognuno. Si tratta essenzialmente degli Stati membri dell’Unione europea e dell’Area Schengen, dove in linea generale gli ingressi sono consentiti a chi è munito di Green pass in corso validità e risulta quindi essere vaccinato contro il coronavirus, già guarito dall’infezione o in possesso dell’esito negativo di un tampone
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Con il dilagare della variante Omicron, molti di questi Stati hanno però imposto ulteriori restrizioni ai viaggiatori, come ha fatto anche l’Italia, che ha previsto l’obbligo di tampone per chiunque entri nel suo territorio e la quarantena per i non vaccinati
Il portale Viaggiare Sicuri della Farnesina
Fanno parte dell’elenco C: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le isole Faer Oer e la Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e il Principato di Monaco
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GRECIA – Per entrare in Grecia, ad esempio, dallo scorso 19 dicembre è necessario presentare l’esito negativo di un tampone Pcr (molecolare), effettuato nelle 72 ore antecedenti al viaggio, oppure di un tampone antigenico, effettuato entro 24 ore dalla partenza. La regola vale dai sei anni di età in su, anche se si è vaccinati. Va inoltre compilato, prima dell’imbarco, il Plf (Passenger Locator Form), modulo online dove inserire informazioni sul luogo di provenienza e sull’indirizzo del proprio soggiorno in Grecia

PORTOGALLO – Regole simili sono richieste per l’ingresso in Portogallo, dove anche i vaccinati -dai 12 anni in su- devono presentare l’esito negativo di un test anti Covid effettuato nelle 72 ore precedenti l’ora di imbarco, se molecolare, oppure 24 ore prima se si tratta di tampone antigenico. Obbligatorio compilare il Plf

IRLANDA – Tutti coloro che entrano in Irlanda dovranno compilare un modulo di localizzazione prima della partenza simile al Plf e sono invitati a sottoporsi a test antigenici quotidiani per i 5 giorni successivo all’arrivo. Chi è vaccinato o ha comunque un Certificato Covid digitale Ue deve dare prova dell’esito negativo di un tampone molecolare (eseguito nelle 72 ore antecedenti) o antigenico (48 ore)

AUSTRIA – Anche per l’ingresso in Austria, fino al 31 gennaio 2022, è richiesto il risultato negativo di un tampone molecolare eseguito entro le 72 ore prima dell’imbarco, anche se vaccinati o guariti dal Covid. Altrimenti, occorre osservare un periodo di quarantena fiduciaria, fino all’esito negativo di un test. Le nuove regole non valgono per i bambini fino ai 12 anni, le donne in gravidanza, i non vaccinati per motivi di salute e i pendolari transfrontalieri

Esonerati dal test e dalla quarantena i viaggiatori che hanno ricevuto il richiamo del vaccino. Se non si è guariti o vaccinati è indispensabile invece entrare in una quarantena di 10 giorni, che si può interrompere a seguito di test molecolare con esito negativo, da effettuare non prima di 5 giorni dall’ingresso in Austria

FRANCIA e GERMANIA – Non è previsto, per il momento, alcun tampone per i cittadini italiani che intendono andare in Francia o Germania. Basta dare prova dell’avvenuta vaccinazione o della guarigione dall’infezione. Chi non è immunizzato deve invece presentare l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare, effettuato “meno di 24 ore prima” per l’ingresso in Francia e entro le 72 o le 48 ore precedenti al viaggio in Germania (a seconda che il test sia molecolare o antigenico). Per entrare in Francia va inoltre compilato l’European digital passenger locator

SPAGNA – Le disposizioni per entrare in Spagna variano invece a seconda della categoria di rischio in cui rientrano i Paesi di provenienza, aggiornata ogni settimana dal governo. È consigliabile quindi controllare in quale categoria rientra l’Italia nella stessa settimana in cui si deve partire, sul sito www.mscbs.gob.es

ELENCO D – I Paesi dell’elenco D, verso cui -in linea di principio- si può viaggiare dall’Italia per turismo, sono Argentina, Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America, Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao

REGNO UNITO - Anche in questo caso le regole per l’ingresso dall’Italia non sono però uniformi. Per entrare nel Regno Unito, ad esempio, è sempre richiesto a chiunque di essere risultati negativi a un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima del volo. Chi è vaccinato o guarito dal Covid dovrà poi prenotare entro il secondo giorno dopo l’arrivo un altro test e osservare fino a quel momento un periodo di isolamento cautelare, oltre a dover compilare un passenger locator form

Più difficile l’ingresso per chi non è né immunizzato né ha già contratto il Covid. In questi casi, oltre al tampone negativo eseguito nelle 72 ore prima del viaggio, bisogna compilare un apposito formulario online, osservare un periodo di isolamento cautelare dalla durata ordinaria di 10 giorni e sottoporsi a tamponi di controllo al secondo e all’ottavo giorno successivi all’ingresso

ISRAELE – Almeno fino al 29 dicembre, l’ingresso in Israele è vietato a tutti i cittadini non residenti. Non si potrà nemmeno viaggiare da Israele verso l’Italia, che è stata inserita in una lista di Paesi considerati ad alto rischio Covid, insieme a Svizzera, Belgio, Stati Uniti, Germania, Canada, Marocco, Portogallo, Turchia, Ungheria, Danimarca, Finlandia, Emirati Arabi, Francia, Irlanda, Gran Bretagna, Spagna, Svezia e diversi Stati africani

STATI UNITI – Gli italiani che intendono viaggiare negli Stati Uniti, anche se vaccinati, devono esibire all’imbarco il risultato negativo di un test, molecolare o antigenico, effettuato il giorno prima della partenza. È inoltre raccomandato effettuare un ulteriore tampone tra il terzo e il quinto giorno dall’arrivo nel Paese