Il chief medical advisor del presidente degli Stati Uniti ospite a e-VENTI: "Nel primo trimestre 2022 ci saranno abbastanza dati per dare i vaccini ai bambini fra i 6 mesi e i 5 anni". Sulla necessità di una quarta dose: "È possibile che dopo la terza non avremo bisogno di un’altra per molto più tempo di sei mesi". Sulla variante scoperta in Sudafrica: "Non siamo sicuri del tutto che sia meno grave"
I vaccini per i bambini dai cinque agli undici anni “sono sicuri. Tutte le informazioni che abbiamo, tutti i dati, indicano che i vaccini sono molto sicuri nei minori. Non ci sono stati casi problematici finora, per cui questo vaccino si sta dimostrando sicuro ed efficace nei minori in quella fascia d’età”. A dirlo, ospite a e-VENTI su Sky TG24, è Anthony Fauci, il chief medical advisor del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ed ex membro della task force anti Covid creata dall'ex presidente Donald Trump nel gennaio 2020, che avverte: "Omicron si sta diffondendo in modo rapidissimo, ci aspettiamo che nelle prossime settimane diventi la variante dominante negli Stati Uniti" (COVID: AGGORNAMENTI - SPECIALE). Poi sull'istituzione di restrizioni all'ingresso negli Usa di persone provenienti dall'Europa: "Non penso che succederà, perché c'è già abbastanza diffusione della Omicron negli Stati Uniti, quindi provare a tenere lontana la Omicron da altri Paesi potrebbe non essere efficace, perché è già molto presente negli Stati Uniti. Per cui non prevedo nuove restrizioni dall'Europa verso gli Stati Uniti, rimarrà così".
Vaccino per fascia 6 mesi-5 anni a inizio 2022
Sempre parlando del vaccino per i bambini, Fauci ha spiegato che l’incidenza di miocarditi “è minima, soprattutto nei bambini tra i cinque e gli undici anni non abbiamo visto casi di miocardite, quando li riscontriamo sono rari e soprattutto nei ragazzi adolescenti o alla fine dei vent’anni”. Poi ha annunciato: “Per adesso gli studi sui minori dai due ai cinque anni sono quasi completi, adesso stiamo facendo degli studi sui neonati dai sei mesi ai due anni. Probabilmente nel primo trimestre del 2022 ci saranno abbastanza dati per dare i vaccini ai bambini di quella fascia d’età”.
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“Omicron è più contagiosa ma non sappiamo se meno grave”
“Vediamo in tanti Paesi del mondo, ma soprattutto in Sudafrica, che l’Omicron si sta diffondendo in modo rapidissimo, sta per diventare la variante dominante - ha detto poi Fauci - Negli Stati Uniti vediamo un aumento rapido di Omicron, soprattutto nell’area di New York City, dove c’è un tempo di raddoppio di tre giorni”. E sulla variante: “Di sicuro sappiamo che Omicron è più contagiosa, non siamo sicuri del tutto che sia meno grave. Sappiamo che in Sudafrica sembra che i contagiati abbiano meno probabilità di andare in ospedale e contrarre malattia grave, ma questo forse è dovuto al fatto anche che molti in Sudafrica hanno già contratto la Alfa o la Beta e quando sono guariti hanno tenuto un livello di immunità che li protegge, non necessariamente dal contagio, ma forse dal contrarre la malattia grave. Questa è una domanda ancora senza risposta, non si sa se il virus in sé sia intrinsecamente meno virulento oppure se le persone abbiano un livello di immunità che evita la gravità”.
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“Può essere che dopo la terza dose non ne serva un'altra dopo sei mesi”
Alla domanda se il vaccino per il Covid diventerà stagionale, Fauci ha replicato: “Speriamo di non dover vaccinare le persone continuamente, ma dobbiamo lasciare aperta la possibilità che sarà richiesto di fare un vaccino stagionale, non lo sappiamo per certo adesso. Dobbiamo aspettare e vedere cosa sarà richiesto nei prossimi mesi”. E sull’ipotesi di una quarta dose: è possibile “che possa servire una quarta dose “ma spero che non succeda, che otteniamo un livello di durata della protezione che vada al di là dei sei mesi. Certo, può essere che il regime appropriato totale comporti tre dosi di vaccino a mRNA. Abbiamo bisogno della terza dose perché è parte integrante del regime, quindi è possibile che dopo la terza dose non avremo bisogno di un’altra dose per molto più tempo di sei mesi”.
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“Il limite della pillola anti Covid è la capacità produttiva”
“Il prodotto della Merck è efficace solo del 30% nel ricovero, ma la pillola Pfizer raggiunge il 90% dell’efficacia, evita i ricoveri. Questa è un’ottima notizia - ha detto poi Fauci parlando della pillola anti Covid - L’unica questione è che non ce ne sono grandi provviste, quindi dobbiamo aumentare la produzione perché ci sarà grande domanda di questo prodotto, perché è molto efficace. Dunque il rallentamento è questo, quanto se ne potrà produrre in poco tempo, perché la necessità sarà enorme”.