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Tensioni Polonia-Ue, lettera degli eurodeputati alla Commissione: "Bloccate il Pnrr"

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©IPA/Fotogramma

I capigruppo di Ppe, S&d, Renew Europe, Verdi e La Sinistra\Gue hanno inviato una missiva congiunta indirizzata alla Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella quale si chiede di astenersi dall'approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza polacco. Intanto la Corte di Giustizia Ue sulla legge polacca: "Trasferimento giudici viola norme europee".

"Chiediamo che la Commissione Ue, in qualità di custode dei trattati, si astenga dall'approvare il Pnrr polacco fino a quando non saranno soddisfatte tutte le condizioni previste dal regolamento". Così i capigruppo di Ppe, S&d, Renew Europe, Verdi e La Sinistra\Gue, in una lettera congiunta indirizzata alla Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, hanno rischiesto di bloccare il piano. "Un governo che nega il primato del diritto dell'Ue e viola i principi dello Stato di diritto non può essere ritenuto affidabile nell'adempiere agli impegni e agli obblighi previsti dai nostri strumenti legali", hanno sottolineato i capigruppo. Intanto la Corte di Giustizia Ue si è pronunciata sulla legge polacca: "Il trasferimento dei giudici viola le leggi europee".

La lettera degli eurodeputati

"I tribunali polacchi di ogni grado hanno dimostrato di non poter garantire il diritto a un processo equo da parte di un tribunale indipendente e imparziale istituito dalla legge, come riconosciuto anche dalla Corte di giustizia e dalla Corte europea dei diritti dell'uomo", hanno proseguito gli eurodeputati nella missiva in cui mettono in guardia che anche "un impegno sotto forma di tappe e obiettivi non sarebbe sufficiente per consentire l'approvazione, soprattutto alla luce delle misure provvisorie adottate dalla Corte di giustizia". "La nostra richiesta non deve essere vista come punitiva nei confronti del popolo polacco, ma come un mezzo per sostenere il ripristino dello Stato di diritto in Polonia alla luce del suo continuo deterioramento", hanno concluso i capigruppo delle 5 delegazioni al Parlamento europeo.

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La pronuncia della Corte Ue

La Corte di Giustizia Ue, riguardo alla legge polacca, ha spiegato la sua pronuncia evidenziando che "il requisito dell'indipendenza dei giudici impone che le norme relative a un tale distacco presentino le garanzie necessarie per evitare qualsiasi rischio di controllo politico del contenuto delle decisioni giudiziarie".

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