
Covid, spaventa la quarta ondata: dall'Austria all'Olanda, le nuove restrizioni in Europa
Preoccupa il nuovo aumento dei casi, con i governi che per cercare di frenare la risalita mettono in atto misure restrittive, che vanno dall'obbligo di certificazione per entrare in determinati luoghi al lockdown per i non vaccinati. Il monito dell’Oms: il Vecchio Continente è di nuovo in testa, nel mondo, per percentuali di nuovi contagi (+7%) e decessi (+10%). La situazione

Preoccupa la quarta ondata della pandemia di Covid in corso in Europa. Secondo quanto segnalato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, è l'unica regione al mondo in cui sia i contagi sia i decessi sono in costante aumento, per la sesta settimana consecutiva. Su 3,1 milioni di nuovi casi a livello globale, quasi i due terzi - 1,9 milioni - sono stati segnalati nel Vecchio Continente, in aumento del 7% nell'ultima settimana. I decessi sono cresciuti del 10%, rappresentando oltre la metà dei 48.000 morti segnalati a livello globale
GUARDA IL VIDEO: Record di casi Covid, lockdown parziale in Olanda
È considerata “molto preoccupante” dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) la situazione in Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia, mentre è ritenuta "preoccupante" in Germania, Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania e Slovacchia. L'Italia resta con Malta, Svezia e Spagna a un livello di "bassa preoccupazione"
Covid, la pandemia in Italia, il confronto tra 2020 e 2021
FRANCIA - La percentuale dei vaccinati (prima dose e richiamo) è intorno al 69%, quindi il governo ha deciso di imporre l'obbligo della dose booster agli over 65 per rinnovare il green pass

BELGIO - intanto il Belgio si prepara a una stretta, con nuove raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico al governo: il ripristino dell'obbligo della mascherina al chiuso dai 9 anni in su, il ritorno al telelavoro dove possibile, la chiusura per almeno 3 settimane delle discoteche e delle attività sportive al chiuso. Il governo ha annunciato che il comitato di concertazione, previsto per il 19 novembre, è stato anticipato al 17

OLANDA - I 12mila contagi di media nell'ultima settimana, rispetto agli 8mila deI 7 giorni precedenti, hanno convinto il governo a ripristinare una serie di restrizioni per tre settimane. Tra le misure messe in campo la chiusura di bar e ristoranti alle 20 e dei negozi di beni non essenziali alle 18. Via anche i tifosi dagli stadi. Ampliato l'elenco di luoghi in cui è necessario mostrare il green pass

AUSTRIA - Dai 6.600 nuovi casi settimanali al 5 novembre, si è passati a una media di 9.600. Questo porta il Paese a stringere il cerchio intorno ai no vax, imponendo loro il lockdown. La misura, annunciata dal cancelliere Alexander Schallenberg, scatta oggi, lunedì 15 novembre, sul modello di Salisburgo e dell’Alta Austria, le prime regioni a partire. I non vaccinati possono uscire di casa solo per lavoro, acquisti di prima necessità e per fare due passi. Ci saranno controlli a campione. Ci sarà anche l'obbligo vaccinale per i sanitari

GERMANIA - Angela Merkel è pronta a schierare l'esercito a sostegno del sistema sanitario in affanno. Secondo lo Spiegel, è pronta la mobilitazione di 12mila militari per sostenere ospedali, cliniche e centri sovraccarichi di lavoro. La situazione è già molto critica in Sassonia, Turingia, Assia e Baviera. Abbastanza, secondo Robert Koch Institut (l'istituto di riferimento del governo), per chiedere di ridurre i contatti e rinunciare ai grandi eventi, o quantomeno renderli accessibili soltanto a vaccinati e guariti forniti di test negativi

Il quasi cancelliere Olaf Scholz ha annunciato che si farà ricorso al Green pass sul posto di lavoro (chiamato 3G), auspicando l'estensione del ricorso al regime più duro, cioè il 2G, che prevede l'accesso a ristoranti, bar, cinema ed eventi culturali solo agli immunizzati (vaccinati e guariti), escludendo così la possibilità di far valere un test. Il modello è già seguito in Sassonia, da lunedì scorso, annunciato a Berlino, dal 15 novembre, e in vigore in Baviera

Inoltre la Germania si sta preparando a ripristinare lo smart working dopo che la misura era stata revocata all'inizio di luglio. È quanto emerge da un progetto di legge secondo cui i datori di lavoro dovrebbero consentire il lavoro a domicilio in assenza di un "motivo economico convincente" per recarsi in ufficio. In quel caso, inoltre, sarebbe richiesto un certificato di vaccinazione o di guarigione dal virus, o un test negativo

LETTONIA - Da oggi, lunedì 15 novembre, il lockdown, iniziato il 21 ottobre scorso per tutti, proseguirà solo per quanti non hanno ricevuto il vaccino

UCRAINA - Il Paese punta sul fattore economico: stipendio sospeso per i dipendenti statali e gli insegnanti no vax

ISLANDA - Il Paese ha inasprito ulteriormente le misure anti-Covid. Il tetto massimo di partecipanti a eventi e riunioni è sceso da 500 a 50, a meno che tutti i presenti non esibiscano un test negativo. Ristoranti e pub hanno anticipato di un’ora la chiusura, passata dalle 23 alle 22. Le nuove regole, in vigore almeno fino all'8 dicembre, arrivano pochi giorni dopo l’obbligo imposto dal governo circa l’uso di mascherine nei luoghi affollati

NORVEGIA - Proprio per evitare un ritorno al lockdown, il Paese scandinavo ha appena deciso di reintrodurre il pass per eventi, luoghi pubblici e locali notturni

CROAZIA - Da domani in Croazia sarà obbligatorio avere il certificato Covid europeo per entrare in tutti gli enti e le istituzioni pubbliche e nelle aziende di proprietà pubblica. L'obbligo riguarda tutti i dipendenti pubblici, a livello locale e statale, come anche tutti gli utenti dei servizi che vorranno entrare negli edifici e aziende pubbliche. Per i non vaccinati saranno organizzati seimila punti per test rapidi che saranno a carico del datore di lavoro e dello Stato. "I test saranno gratis, per ora, ma non per sempre", è stato precisato