Etiopia, l'Onu denuncia: "Sedici membri del nostro staff detenuti ad Addis Abeba"

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Lo comunica il portavoce dell'organizzazione, Stephane Dujarric. "Stiamo lavorando attivamente con il governo per garantire il rilascio immediato", ha aggiunto. Ignoti i motivi dell'arresto

L'Onu ha denunciato l'arresto di 16 membri del proprio staff ad Addis Abeba, capitale dell'Etiopia. A comunicarlo è il portavoce dell'organizzazione, Stephane Dujarric. "Stiamo lavorando attivamente con il governo per garantire il loro rilascio immediato", ha sottolineato. Tutti i fermati sono di nazionalità etiope. Dujarric ha aggiunto che altre sei persone sono invece state rilasciate.

La denuncia sugli abusi di diritti umani

Al momento non è chiaro il motivo degli arresti. Il mese scorso sette alti funzionari delle Nazioni Unite sono stati espulsi dall'Etiopia con l'accusa di interferenze negli affari interni del Paese. Le agenzie Onu hanno denunciato abusi dei diritti umani e difficoltà nel portare assistenza umanitaria nel Tigray, dove è in corso da un anno una guerra civile che minaccia la stabilità dello Stato africano.

Members of Tigray police are pictured at a checkpoint in the outskirts of Mekele on the day of Tigray's regional elections, on September 9, 2020. - Ethiopia's northern Tigray region holds a parliamentary election that Prime Minister Abiy Ahmed's government has deemed illegal. The election represent the latest challenge to Abiy's authority as he navigates a democratic transition hobbled by deep political and ethnic divisions, and a low point in the bitter dispute between Tigray and the federal government in Addis Ababa. (Photo by EDUARDO SOTERAS / AFP) (Photo by EDUARDO SOTERAS/AFP via Getty Images)

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