
Nel nostro Paese il 79% è immunizzato con almeno una dose, in Spagna è l’81%, più basse le percentuali di Francia, Regno Unito e Germania. Considerando la vaccinazione a ciclo completo, l’Italia è al 76%. Via libera dell'Aifa al richiamo a 6 mesi dalla prima dose per chi ha ricevuto il farmaco di Johnson&Johnson. In Uk i contagi giornalieri risalgono sopra quota 40mila

Prosegue in tutta Europa la campagna di vaccinazione anti-Covid. Al 3 novembre in Italia il 79% della popolazione totale è vaccinato con almeno una dose, mentre in Spagna è l’81%. La Francia si ferma al 76%, il Regno Unito al 73% e la Germania al 69%
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In Italia il 76% della popolazione è vaccinato con ciclo completo (due dosi di Pfizer, Moderna e AstraZeneca o una di Johnson&Johnson). Fa meglio la Spagna (80%), la Francia è al 68%, il Regno Unito al 67% e la Germania al 66%
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Nonostante la significativa quantità di vaccini somministrati (come da grafico), al 3 novembre risalgono sopra quota 40.000 (41.299 in 24 ore su quasi 900.000 tamponi) i contagi Covid nel Regno Unito. Le persone immunizzate con la prima dose salgono a oltre 50 milioni e quelle con la seconda a oltre 45 milioni
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In Italia il 2 novembre sono state vaccinate 158.004 persone (nel grafico l'andamento delle dosi giornaliere somministrate nelle ultime due settimane). Intanto la commissione Aifa ha dato il via libera al richiamo a 6 mesi dalla prima dose per i vaccinati con Johnson&Johnson

Dei vaccini somministrati il 2 novembre, 17.705 erano prime dosi, 61.805 seconde dosi e 78.494 terze dosi. E proprio della terza dose ha parlato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Le indicazioni ci dicono che è ragionevole pensare che già entro fine anno ci possa essere un ampliamento della platea, pensiamo ai 50enni, ad alcune categorie come gli insegnanti"

E proprio in Italia si continua a lavorare sul vaccino ReiThera, con l'azienda biotech che ha ricevuto un finanziamento di 1,4 milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation. ReiThera ha già sviluppato GRAd-COV2, un candidato vaccino che codifica la proteina Spike del coronavirus. Recenti studi di fase 1 e 2 hanno dimostrato che è sicuro e ben tollerato in adulti e anziani, così come nei soggetti con comorbidità, con tassi di sieroconversione contro SARS-CoV-2 superiori al 93% dopo una singola dose e oltre il 99% con un regime a due dosi

Per quanto riguarda il Green Pass (nel grafico l'andamento delle certificazioni ottenuto con tampone da inizio ottobre), il sottosegretario Costa ha spiegato: "L'obiettivo è quello di raggiungere il 90% dei vaccinati, a quel punto credo che si possa aprire una fase nuova e rivedere anche le misure restrittive, come l'utilizzo del Green Pass"