Germania, l’ex segretaria nazista Irmgard Furchner tace al processo

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Si sta svolgendo nel Paese uno degli ultimi dibattimenti che vedono imputate persone coinvolte in crimini nazisti. Sul banco degli imputati un'anziana donna di 96 anni che è comparsa in aula con il viso coperto da un fazzoletto 

Si è rifiutata di rispondere alle domande. L'imputata è una delle ultime donne sopravvissute, ma in questo caso complice degli orrori dei nazisti. Irmgard Furchner aveva 18 anni ed era la segretaria del comandante del lager di Stutthof in Polonia. Stenografa, aveva annotato tutti i nomi delle migliaia di vittime nel campo di concentramento che si trova a 35 chilometri da Danzica. Accusata di complicità all'eccidio di 11mila persone, la Furchner si è presentata in aula con il viso coperto da un fazzoletto. Che non voglia parlare della vicenda lo si era già capito da quando, a fine settembre era fuggita dalla prima udienza. Un atteggiamento che le era costato cinque giorni di carcere. "Non voglio esser messa alla gogna dell'umanità" aveva dichiarato l'anziana donna pochi giorni fa. Quello in corso ad Itzehoe in Germania non è l'ultimo processo a carico di persone coinvolte con le misfatte del Terzo Reich. Un processo è in corso anche nei confronti di un uomo di cent'anni che dal 1942 al 1945 era impiegato come guardiano delle SS nel campo di concentramento di Sachsenhausen, non lontano da Berlino. L' accusa è simile a quella nei confronti della Furchner: complicità nelle operazioni di omicidio di massa.

 

Il lager di Stutthof in Polonia 

 

Questo campo di concentramento è stato il primo realizzato al di fuori dei confini tedeschi e  l'ultimo ad essere liberato dalle forze russe nel 1945. Gli storici stimano che in questo lager siano morte 65mila persone. All'inizio del conflitto qui veniva internata soprattutto l'intellighentia polacca. Le deportazioni iniziarono dal 1942, ma  solo due anni dopo, nel 1944, nel lager le SS deportarono donne ebree da Auschwitz e dai campi di lavoro dei Baltici. Le più frequenti cause di morte furono determinate da camere a gas, fucilazioni, impiccagioni, iniezioni letali, maltrattamento e malattie. Molti detenuti furono spinti dagli uomini delle SS contro le recinzioni elettrificate.

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