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Ecuador, il presidente Lasso proclama lo stato d'emergenza contro le violenze per droga

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©Getty

"C'è un solo nemico: il traffico di droga", ha sottolineato il presidente ecuadoriano, che ha rimarcato come il Paese sia passato dall'essere una zona di traffico a una che consuma stupefacenti

Fermare la violenza legata al mondo della droga. Con questo obiettivo Guillermo Lasso ha deciso di adottare misure estreme. Il presidente ecuadoriano ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese alle prese con un'ondata di violenza legata alla droga, e ha disposto la mobilitazione della polizia e dell'esercito per controllare le strade: "Con decorrenza istantanea - ha detto in diretta tv - le forze armate e la polizia si faranno sentire con la forza nelle strade perché abbiamo decretato lo stato di emergenza sul territorio nazionale".

Incertezza

"L'Ecuador si trova in un momento di insicurezza", ha continuato Guillermo Lasso. "La sovranità nazionale è minacciata dal traffico di droga, dalla tratta di esseri umani e dall'immigrazione illegale", ha affermato. Questa decisione arriva nel bel mezzo di una crisi carceraria e alla vigilia di una visita del Segretario di Stato americano Antony Blinken per discutere, in particolare, della cooperazione tra gli Stati nel campo della sicurezza e della difesa.  

 

"C'è un solo nemico: il traffico di droga", ha sottolineato il presidente ecuadoriano, rimarcando che l'Ecuador è passato dall'essere una zona di traffico a una che consuma stupefacenti. Il che non si riflette solo sulla quantità di droga consumata nel nostro Paese, ma sul numero di reati che oggi hanno un rapporto diretto o indiretto con lo spaccio. Secondo Lasso, infatti, il traffico di droga ha portato a un aumento di omicidi, furti con scasso e rapimenti. 

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