Migranti, lettera all'Ue di 12 Paesi membri: "Finanziare muri alle frontiere"

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I ministri dell’Interno di una dozzina di Stati hanno inviato una missiva alla Commissione europea e alla presidenza di turno del Consiglio Ue chiedendo il finanziamento europeo di recinzioni per proteggere i confini

Nuovi strumenti per proteggere le frontiere esterne dell'Ue di fronte ai flussi migratori, anche col finanziamento europeo di recinzioni e muri: è quanto è stato chiesto, in una lettera indirizzata alla Commissione europea e alla presidenza di turno del Consiglio Ue, dai ministri dell'Interno di 12 Paesi membri. Si tratta di Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Repubblica Slovacca. Il tema del rafforzamento dei confini esterni dell'Unione sarà affrontato dalla riunione dei ministri dell'Interno dei 27 oggi a Lussemburgo.

“Nuovi strumenti per affrontare conseguenze sistemi migratori”

Nella lettera, i 12 Paesi chiedono "nuovi strumenti che permettano di evitare, piuttosto che affrontare in seguito, le gravi conseguenze di sistemi migratori e di asilo sovraccarichi e capacità di accoglienza esaurite, che alla fine influiscono negativamente sulla fiducia nella capacità di agire con decisione quando necessario". "Allo stesso tempo - si legge ancora in un passaggio del documento - queste soluzioni europee dovrebbero mirare a salvaguardare il sistema comune di asilo riducendo i fattori di attrazione”.

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Svezia: “Non ci sono norme Ue contro muri e confini”

Riguardo alla lettera dei 12, il ministro svedese alla Giustizia e Immigrazione, Morgan Johansson ha risposto che “non ci sono norme che impediscano agli Stati Ue di aumentare la propria protezione fisica o di costruire" muri o recinzioni alle frontiere. Se i governi "lo vogliono fare, sta a loro decidere”.

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