Stati Uniti, sindacato dei lavoratori di Hollywood verso lo sciopero per salari migliori

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Non era mai successo nei 128 anni dalla nascita dell'International Association of Theatrical Stage Employees. Il presidente: "Chiediamo qualità della vita migliore e stipendi in linea col minimo garantito". Le discussioni per un nuovo contratto di lavoro per chi lavora dietro le quinte con l'associazione dei datori - Alliance of Motion Picture and Television Producers - sono ferme da maggio

Non era mai successo in 128 anni di storia del sindacato. L’International Association of Theatrical Stage Employees – organizzazione a tutela dei lavoratori di Hollywood - minaccia di chiudere set televisivi e cinematografici in tutti gli Stati Uniti. Il 98,7% dei votanti, in rappresentanza del 90% degli iscritti totali, ha dato mandato al loro presidente, Matthew Loeb, per indire uno sciopero, chiedendo meno ore di lavoro, ricontrattazione dei salari e più stabilità per i fondi di pensione. I negoziati per un nuovo contratto di lavoro sono fermi dallo scorso maggio, con i lavoratori che da mesi si battono per "essere trattati con la minima dignità umana". 

“Migliore qualità della vita e migliori salari”

Il sindacato chiede all’Alliance of Motion Picture and Television Producers, che rappresenta i grandi studi hollywoodiani, “migliore qualità della vita” e “sicurezza e salute” per tecnici, truccatori, costumisti, montatori: tutti gli operatori che lavorano dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Soprattutto ora che, rispetto agli scorsi mesi, la pandemia da coronavirus è più sotto controllo e l'industria ha ripreso a girare, i lavoratori “vogliono poter godere di una pausa pranzo, sonno adeguato, e il fine settimana da poter passare con le famiglie. E per chi è al fondo della scala retributiva, un salario in linea col minimo garantito”, ha detto Loeb. 

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