Il presidente tunisino, Kais Saied, chiede un nuovo esecutivo "nel più breve tempo possibile". Il 25 luglio aveva licenziato il premier Hichem Mechichi, congelato il parlamento e assunto il potere giudiziario
Per la prima volta in Tunisia una donna viene incaricata premier. Il presidente Kais Saied ha incaricato Najla Bouden Romdhane infatti di formare il nuovo governo. Lo ha reso noto un comunicato della presidenza precisando che tale decisione è stata adottata ai sensi dell'articolo 16 del decreto presidenziale 117 relativo alle misure eccezionali. La scelta di Romdhane, incaricata di "formare un governo nel più breve tempo possibile", arriva dopo che Saied il 25 luglio ha licenziato il premier Hichem Mechichi, ha congelato il parlamento e si è assunto il potere giudiziario. Una mossa che gli è valsa accuse di autoritarismo e preoccupazioni per la tenuta del sistema democratico tunisino. La neo premier diventa l'11mo capo di governo dalla rivoluzione del 2011 oltre ad essere la prima donna nominata a questo incarico in Tunisia e nel mondo arabo.
Najla Bouden ha lavorato al ministero dell'Istruzione
Classe 1958, la nuova premier è nata a Qayrawan, capitale dello Stato omonimo, sede della più antica moschea del Maghreb e sito Unesco. Ingegnere di formazione, la neo premier è docente di Scienze geologiche alla Scuola nazionale di ingegneri di Tunisi, con alle spalle una lunga esperienza accademica e nella ricerca, in particolare nel settore della valutazione sismica, della vulnerabilità degli edifici, della simulazione di scenari di rischi sismici e di sensibilizzazione della popolazione ai rischi e alla gestione delle catastrofi. Attualmente è responsabile dell'attuazione del programma della Banca mondiale presso il ministero dell'Istruzione superiore e della ricerca scientifica, istituzione con la quale collabora da anni. Il programma finanziato dalla Banca mondiale dà sostegno alla riforma dell'istruzione superiore in corso in Tunisia.
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Co-presidente del Gruppo Onu su scienza e tecnologia
Prima, per un decennio, è stata la principale consigliera di sette ministri dell'Istruzione superiore e della ricerca scientifica - dal 2006 al 2016 - oltre ad essere incaricata del controllo qualità presso lo stesso ministero, a partire dal 2011, dopo essere stata presidente dell'unità di gestione degli obiettivi. Ha istituito il primo programma di finanziamento competitivo e innovatore (Programma di sostegno alla qualità, PAQ) a sostegno dei progetti che vertono sulla garanzia di qualità, il buon governo, l'innovazione e l'imprenditoria. Oltre alla sua missione accademica e ministeriale, l'ingegnere tunisina ha partecipato a diversi gruppi di lavoro e programmi nella regione Medio Oriente Nord Africa (Mena). Najla Bouden è anche co presidente del Gruppo consultivo mondiale sulla scienza e la tecnologia dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei rischi di catastrofi (Undrr).