Insegnante di 28 anni uccisa in un parco a Londra, bufera sulla polizia

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Si dà ancora la caccia all'omicida che venerdì 10 settembre ha ucciso l'insegnante  Sabina Nessa del Bedfordshire. Per il 24 settembre, in molte città del Regno Unito sono previste fiaccolate in sua memoria. Sono passati solo 6 mesi dal rapimento e l'uccisione di Sarah Everard per mano di un poliziotto di Scotland Yard, ancora una volta in un parco della capitale inglese

Questa sera le candele illumineranno il Regno Unito. Da Cardiff, a Margate, da Retford a Frome, passando per Nottingham e concentrandosi su Londra. Fiaccolate autorizzate e alle quali parteciperà anche la polizia. Tutte organizzate in nome della lotta alla violenza contro le donne. Sei mesi dopo il rapimento e l’uccisione di Sarah Everard per mano del poliziotto di Scotland Yard Wayne Couzens, un altro femminicidio ha scosso la capitale inglese: quello dell'insegnante di 28 anni Sabina Nessa. “Never more” si gridava a marzo, ma è successo di nuovo.

Le indagini sull'omicidio di Sabina Nessa

Nessa era un’insegnante di scuola elementare di 28 anni del Bedfordshire, di origini asiatiche. Venerdì 10 settembre, intorno alle 20:30, stava attraversando a piedi il Cator Park nel quartiere di Greenwich, alla periferia sud-est di Londra. Il suo corpo è stato trovato senza vita il giorno dopo, nascosto sotto un mucchio di foglie, da una donna che aveva perso un anello. Questa mattina la polizia avrebbe arrestato un uomo di 38 anni: era stato inquadrato da alcune telecamere con un qualcosa di simile a un martello tra le mani e accanto a una macchina argentata, già finita sotto l'occhio degli inquirenti da alcuni giorni. Nei giorni scorsi, invece, un 40enne era stato fermato e subito rilasciato per mancanza di prove sufficienti. Nessuno sembra aver visto nulla. Nonostante a quell’ora il Cator Park sia abbastanza frequentato.

Investigatori sul luogo dove è stata uccisa una 21 enne a colpi di pistola, Montecchio Maggiore (Vicenza), 15 settembre 2021.  ANSA / FILIPPO VENEZIA

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"Che cosa è cambiato?"

Un altro parco londinese, dunque. Proprio come Sarah Everard, la manager 33enne rapita lo scorso 3 marzo al Clapham Common, a pochi chilometri di distanza dal Cator. Il processo per il suo rapimento e omicidio è ancora in corso, ma il poliziotto Wayne Couzens si è dichiarato colpevole in aula. Dopo il caso Everard, decine di migliaia di donne si sono ritrovate nel parco di Clapham per gridare: “Never more”, “mai più”. Un caso che scosse l’opinione pubblica. “Che cosa è cambiato dall’assassinio di Sarah?”, è una domanda che in molti si fanno sui social. “Perché Sabina non è in cima alle notizie dei media e del telegiornale. Quando tutto questo finirà?”, ha chiesto su twitter l’attivista Tanya Joseph.

Inaugurazione "Panchina rossa" presso  il Presidio Ospedaliero Cto di Via Bignami , 1, 25 novembre 2020,Ansa / Paolo Salmoirago

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Episodio (non) isolato

L’ipotesi più accreditata è che sia stato uno sconosciuto ad aggredire Sabina Nessa. Negli ultimi sei mesi almeno 77 donne sono state uccise nel Regno Unito, casi in cui il principale sospetto è un uomo. Nel decennio 2008-2018 il numero è arrivato a 1425. Il capo detective Trevor Lawry, in una conferenza stampa, ha definito il caso di Nessa come “episodio isolato nel panorama generale della città”. Perciò, le strade di Londra “sono sicure per tutte le donne”. Dichiarazioni che hanno sollevato polemiche contro il corpo di polizia. Le fiaccolate del 24 settembre non solo sono state approvate, a differenza di quelle per Everard, ma parteciperanno anche alcuni poliziotti. 

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