Nella zona boschiva nel centro della Francia a partire dal 2005 oltre 4mila ettari di querce, faggi e castani sono stati abbattuti per essere sostituiti da altre specie più redditizie, ma dannose per l'ecosistema. Così centinaia di cittadini hanno unito le forze per salvare le latifoglie
Acquistare porzioni di foresta per salvare querce, faggi, castagni che rischiano altrimenti di essere abbattuti e sostituiti con altre specie più redditizie ma dannose per l’ecosistema. E’ l’iniziativa di centinaia di cittadini nel Morvan, nella regione Borgogna-Franca Contea.
La sostituzione delle specie a partire dal 2005
Qui tra il 2005 e il 2016 su oltre 4.270 ettari di terreno boschivo querce, castagni e faggi sono stati rasi al suolo e al loro posto piantate diverse specie conifere, come l'abete Douglas. In due anni, con il boom delle costruzioni in legno, il prezzo di vendita del Douglas è raddoppiato, diventando molto redditizio. Oggi, secondo i dati del Parco nazionale regionale (PNR), questi resinosi rappresentano il 47% dei 155 mila ettari di foreste del Morvan, con effetti devastanti sulla biodiversità locale, causando la scomparsa di rane, insetti ed uccelli il cui habitat è stato profondamente modificato.
500 ettari di foresta già salvata
Per salvare le foreste, 500 cittadini hanno unito le forze, costituendosi in associazione - "Le chat sauvage" - fondata da Frederic Beaucher nel 2015 con l'obiettivo di acquistarne porzioni per dare il loro contributo alla tutela dell'ambiente. Finora sono riusciti a comprare 120 ettari di boschi e non intendono fermarsi qui, proprio per "salvare tutto il salvabile". Cercano anche di sensibilizzare i responsabili politici locali e di lottare per ottenere l'approvazione di una legge che renda impossibile la sostituzione dannosa delle specie. "L'unica soluzione e' una legge che impedisca i tagli rasi, come in Svizzera" ha argomentato Lucienne Hae'se, 80enne, figura storica del movimento di tutela delle foreste del Morvan. Finora tra Le Chat Sauvage e lo storico "Raggruppamento forestale per la salvaguardia delle latifoglie" sono stati salvati 500 ettari, e gli aderenti sono 1.500.