Wali Massoud a Sky TG24: "I talebani non controllano Panjshir, ma la gente deve emigrare"

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Il presidente della Ahmad Shah Massoud Foundation e fratello del leone del Panjshir, il leggendario capo dei mujaheddin, ha parlato a Sky TG24 nel corso dello speciale “11 Settembre. 20 anni che valgono un secolo”. Ha spiegato la situazione attuale nei territori afghani e ha lanciato un allarme per l’occidente: “Non si riconosca il governo talebano, sono criminali. Si faccia qualcosa prima che il terrorismo colpisca l’Europa”

"Non c'è ancora un controllo completo dell'area geografica che chiamiamo Panjshir. Ci sono tante organizzazioni terroriste e i talebani che vorrebbero entrare in tante lunghe e aspre vallate”. A spiegare la situazione nella regione dell’Afghanistan dove si tenta la resistenza al governo talebano è Ahmed Wali Massoud, nel corso dello speciale di Sky TG24 “11 Settembre. 20 anni che valgono un secolo”. Il presidente della Ahmad Shah Massoud Foundation e fratello del leone del Panjshir, il leggendario capo dei mujaheddin, ha detto che riconoscere i talebani “sarebbe un grave errore: sono dei propri e veri criminali e non sanno gestire i servizi di base”. Massoud ha poi commentato i rapporti con l’Occidente. "Devo dire che l’Ovest, soprattutto quelli che hanno promosso i valori della democrazia, dei diritti umani li hanno abbandonati. E più che un errore è stato un grande tradimento nei confronti delle persone e del governo del mio paese. Se questa situazione dovesse continuare, potrebbe avere un impatto su tutto il resto del mondo, in particolare sull’Europa".

“La gente è costretta ad andare via”

“Dopo vari attacchi la situazione è cambiata: in questo momento sotto attacco non è solamente il Panjshir, ma tante altre vallate”, ha detto Ahmed Wali Massoud a Sky TG24 “11 Settembre. 20 anni che valgono un secolo”. Ha aggiunto: “La popolazione è sempre stata con la resistenza e ora la gente dei villaggi principali è forzata a emigrare”.

FKM16 - 20010911 - NEW YORK, UNITED STATES : Balls of flames and smoke billow out of the top floors of the World Trade Center Towers 11 September 2001 in New York City.  Witnesses say two separate planes flew into the towers, in what is suspected to be a terrorist attack. 
EPA PHOTO DPA/HUBERT MICHAEL BOESL/tm-ms

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La profanazione della tomba di Massoud

Riguardo alla profanazione della tomba del fratello, il leone del Panjshir, Massoud afferma: “Questo dimostra la situazione attuale, quanto possa essere facile trovare queste forze terroristiche. In questo caso non si riconosce un confine, né umano né geografico. È un atto inaccettabile, ma questo vi fa capire esattamente quanto odio vi sia nei confronti delle persone che abitano e abitavano il Panjshir, quante minacce devono subire e che tipo di vita si conduce nel Panjshir. Per cui il termine vendetta è spesso pronunciato”, racconta.

Terrorismo, operazione ''strade sicure''  - soldati della Brigata Aosta di guardia sotto ambasciata Usa. Roma 16 febbraio  2017, ANSA/GIUSEPPE LAMI

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“I talebani sono con i terroristi e non sanno governare"

Massoud torna poi a parlare della situazione attuale in Afghanistan e dei talebani al governo. “Nonostante la loro posizione attuale non riescono assolutamente a gestire neanche i servizi di base e a essere tutti uniti. I membri dei talebani, ma questo lo sapevamo da mesi e da anni, sono dei propri e veri criminali. Alcuni si occupano del traffico dei narcotici e sono tutto tranne che dei governanti. Per loro governare è assolutamente impossibile”, ha detto detto Ahmed Wali Massoud. “Questo è terrorismo puro – ha ribadito – Non sono persone con le quali si parla di pace e né che pronunciano la parola pace nel senso che diamo noi alla parola. Chi si fida di queste persone fa un errore enorme”. Massoud ha continuato: “Sono comunque con i terroristi, fanno parte della rete di terrorismo non solamente locale ma anche mondiale. Basti pensare a cosa è accaduto nelle ultime settimane nel corso delle quali hanno spaventato le persone. Sono centinaia di migliaia le persone che manifestano in strada e che cercano di scappare dall’Afghanistan. Pensate a quanti autori, scrittori e politici si stanno nascondendo e aspettano l’opportunità di andare via per poter esprimersi e parlare”.

TOPSHOT - In this picture taken on September 8, 2021, Afghan newspaper Etilaat Roz journalists Nematullah  Naqdi (L) and Taqi Daryabi show their wounds in their office in Kabul after being released from Taliban custody. - Two Afghan journalists have shown off ugly welts and bruises after being beaten and detained for hours by Taliban fighters for covering a protest in the Afghan capital. - TO GO WITH, 'Afghanistan-conflict-journalists', Focus by Emmanuel Duparcq (Photo by Wakil KOHSAR / AFP) / TO GO WITH, 'Afghanistan-conflict-journalists', Focus by Emmanuel Duparcq (Photo by WAKIL KOHSAR/AFP via Getty Images)

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“L’Occidente ha tradito gli afghani"

“Le comunità coinvolte già precedentemente in Afghanistan erano, in parte, quelle del mondo occidentale. Si è quasi sempre parlato di talebani e terroristi ed è stato un grande aiuto. Ma ci si è dimenticati delle persone, delle donne, degli ospedali, delle scuole e dei nostri mass media”, ha detto Ahmed Wali Massoud. Poi ha spiegato: “Gli americani hanno fatto una sorta di contratto con i terroristi e adesso il terrorismo potrebbe ripercuotersi proprio sull’Europa. Ci aspettiamo che questo regime non venga riconosciuto perché fatto da terroristi, nelle liste nere dell’Onu e della Nato. Sono arrivati addirittura da fuori dell’Afghanistan e ora pensano di occuparsi del governo e di diventare dei ministri”. Massoud lancia poi un allarme all’Occidente. “Si tratta di un covo di terroristi e non bisogna riconoscere queste persone. Stanno bloccando le vie d’accesso al Panjshir e cominciano anche a scarseggiare cibo e acqua. Stanno chiudendo le scuole, ed è vergognoso”. Infine rivolge un appello: “L’Occidente deve fare assolutamente fare qualcosa perché queste persone stanno suonando l’ultimo campanello d’allarme. E tutti avremo ripercussioni se non facciamo qualcosa”, conclude.

Ibrahim Haqqani

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