Gli esponenti del gruppo che per circa 30 anni ha promosso e organizzato la veglia in memoria dei fatti di Piazza Tienanmen sono stati arrestati all'indomani del rifiuto dell'associazione di collaborare con un'indagine sulla sicurezza nazionale
La polizia di Hong Kong ha arrestato oggi diversi attivisti dell'Alleanza di Hong Kong, il gruppo che per circa 30 anni ha promosso e organizzato la veglia in memoria dei fatti di Piazza Tienanmen, all'indomani del rifiuto dell'associazione di collaborare con un'indagine sulla sicurezza nazionale.
Gli arresti
In una nota, l'Alleanza ha confermato che tre attivisti - Simon Leung, Sean Tang e Chan To-wai - sono stati arrestati questa mattina, mentre un quarto, l'avvocato Chow Hang-tung, è stato portato via in manette dal suo ufficio dagli agenti. L’accusa è di collusione con paesi stranieri e di violazione della controversa legge sulla sicurezza nazionale approvata nel giugno del 2020 dalla Cina, con cui sono state tolte molte autonomie alla regione amministrativa speciale di Hong Kong.
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L'Alleanza di Hong Kong
Negli ultimi due anni la veglia era stata vietata, ufficialmente per motivi legati alla pandemia da coronavirus. L'Alleanza è uno dei numerosi gruppi pro-democrazia finiti sotto indagine in base alla legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina su Hong Kong e in vigore dal 30 giugno del 2020 con lo scopo di reprimere il dissenso dopo le proteste di massa anti-governative del 2019, spesso sfociate in violenza. L'alleanza, la cui denominazione completa è Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China, è uno dei simboli del movimento pro-democrazia dalla città. Ogni 4 giugno, giorno della sanguinosa repressione di Piazza Tienanmen a Pechino nel 1989, il gruppo ha organizzato grandi veglie a lume di candela a Victoria Park mobilitando centinaia di migliaia di persone.