Floyd Ray Roseberry ha minacciato di far esplodere il furgone che aveva parcheggiato nell’area di Capitol Hill. Già noto alle forze dell’ordine, è un fanatico di Trump. Dopo ore di colloqui con la polizia, ha desistito. La sua ultima richiesta era stata quella di parlare con il presidente. In un post sui social scriveva: “Biden, sei licenziato. Scappa dal nostro Paese”
Dopo ore di trattative con la polizia, si è arreso Floyd Ray Roseberry, l’uomo che minacciava di far esplodere il suo furgone nei pressi del Campidoglio a Washington, Stati Uniti. Secondo quanto riferito dalla polizia, con una diretta Facebook di mezz’ora l’uomo – un fanatico di Donald Trump - si era fatto vedere all’interno del suo veicolo con un contenitore in mano che, a suo dire, conteneva degli ordigni esplosivi. L’ultima richiesta del presunto attentatore, riferiscono media statunitensi, è stata quella di poter parlare con il presidente Joe Biden. Il capo della polizia Thomas Manger ha spiegato che serviranno ore per la bonifica del veicolo, in cui sono state trovate bombole di gas propano. Prima della resa, era stata evacuata l’area di Capitol Hill. Per le operazioni è scesa in campo anche l’Fbi.
Il supporto a Trump
Secondo quanto riferito da Site, sito che monitora l’attività dei terroristi sui social, l’uomo -già noto alle forze di polizia- è un sostenitore dell’ex presidente Usa Donald Trump. Rita Katz, responsabile di Site, in un tweet ha detto che in numerosi video l’uomo ha espresso più volte la sua vicinanza al cavallo di battaglia di Trump, “Make America Great Again”. In un post, l’uomo ha scritto: “È quasi ora. Biden, sei licenziato. Non è un’opzione. Scappa dal nostro Paese”.