Scarcerato a Seul Lee Jae-Yong, il leader del gruppo Samsung

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Libertà vigilata al capo della multinazionale, 202ma persona più ricca del mondo secondo Forbes, con un patrimonio netto di 11,4 miliardi di dollari. Stava scontando una pena detentiva di due anni e mezzo per corruzione, appropriazione indebita e altri reati in relazione alla scandalo che ha fatto cadere la ex presidentessa sudcoreana Park Geun-hye

Libertà vigilata per il leader del gruppo Samsung: Lee Jae-yong ha lasciato il carcere di Seul, capitale della Corea del Sud. Lee Jae-yong, 202ma persona più ricca del mondo secondo Forbes, con un patrimonio netto di 11,4 miliardi di dollari, stava scontando una pena detentiva di due anni e mezzo per corruzione, appropriazione indebita e altri reati in relazione allo scandalo che ha fatto cadere la ex presidentessa sudcoreana Park Geun-hye.

L'inchino all'uscita dal carcere

L'uomo al vertice della multinazionale sudcoreana si è inchinato davanti ai giornalisti che lo attendevano fuori dall'istituto di pena e ha dichiarato di "aver causato troppa preoccupazione alla gente", aggiungendo di essere sinceramente dispiaciuto per quanto accaduto. Poi si è allontanato a bordo di una limousine nera.

Il beneficio ai leader aziendali

La concessione della libertà vigilata al leader di Samung segue la prassi in vigore in Corea del Sud di concedere tale beneficio ai leader aziendali in carcere per corruzione, evasione fiscale o per motivi economici. Le richieste per il rilascio anticipato da parte di politici e dirigenti d'azienda sono cresciute negli ultimi mesi per quello che hanno affermato essere un possibile vuoto di leadership nel più grande conglomerato industriale del Paese.

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Lo scandalo azioni e l'ascesa al vertice di Samsung

Lee, 53 anni, era stato incriminato per la prima volta nel 2017 e condannato a 5 anni, ma l'anno successivo era stato liberato in seguito a una sentenza di appello, che ha respinto la maggior parte delle condanne per corruzione e gli aveva concesso la sospensione della pena. La Corte Suprema ha successivamente ordinato a Lee di affrontare un nuovo processo, che lo ha condannato e incarcerato di nuovo. Lee rimane ancora sotto processo per uno scandalo legato alla compravendita di azioni che avrebbe facilitato il suo percorso per prendere il controllo del gruppo Samsung.

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