Al termine di un bilaterale con Boris Johnson in Uk, la cancelliera ha espresso ancora una volta le sue preoccupazioni sull’opportunità di giocare la parte finale del torneo a Londra. A causa della variante indiana, infatti, il numero di contagi nel Regno Unito è tornato ai livelli di fine gennaio (ma decessi e ospedalizzazioni si mantengono ancora molto bassi grazie ai vaccini). La corrispondente da Londra
LONDRA -“Sì, la finale degli europei a Wembley ci preoccupa, per questo proponiamo Monaco”. L’aplomb è britannico, ma il siluro è tedesco e arriva proprio al 90esimo della conferenza stampa tra Angela Merkel e Boris Johnson, nella residenza di campagna del primo ministro. Anche in quello che è stato il 22esimo (e ultimo) bilaterale in terra inglese per la cancelliera ormai a un passo dal ritiro (a settembre ci saranno le elezioni in Germania), il calcio ha giocato la sua parte. Johnson non ha resistito all’idea di segnare subito un gol a porta vuota all’inizio della conferenza, facendo riferimento alla vittoria dell’Inghilterra sulla Germania che ha decretato l’uscita dal torneo della squadra della Merkel, notoriamente tifosa di calcio.
Contagi in continuo aumento
Non ha sorriso, invece, il primo ministro, mentre la cancelliera esprimeva in tono pacato e serio che sì, dato il numero alto di contagi nel Paese, il desiderio sarebbe quello di veder disputata la finale altrove. La replica è stata immediata: a Wembley sono in vigore tutte le misure per garantire la massima sicurezza. Con buona pace di chi obietta che ospitare in uno stadio 60mila persone in un Paese che è tornato ai livelli di contagi di fine gennaio è “sconsiderato”. Ciò che mantiene, almeno pubblicamente, tranquillo il governo britannico è il fatto che, a fronte di un incremento importante dei contagi (+46% rispetto alla settimana scorsa), i decessi e i ricoveri restano estremamente bassi, a dimostrazione che la doppia vaccinazione è una protezione efficace anche contro la temuta variante Delta.
Timida apertura ai viaggi all’estero
Da qui l’apertura della cancelliera agli ingressi in Germania per le persone provenienti dal Regno Unito “fully vaccinated” senza necessità di quarantena. Merkel, donna di scienza, sa che la variante Delta è già sul Continente e che il vero problema sta nel vaccinare il più velocemente possibile. Ma siccome Merkel è anche una donna molto cauta, nessuna data per il via libera è stata annunciata, anche perché alla cancelliera piace muoversi di concerto con il resto dell’Unione.
Il lotto indiano di Astrazeneca
E sempre a proposito di vaccini e sulla possibilità di viaggiare all’estero per milioni di cittadini britannici, il Daily Telegraph avanza oggi dubbi preoccupanti. Secondo il quotidiano, infatti, qualcosa come 5 milioni di vaccinati nel Regno Unito con dosi di Astrazeneca provenienti dal Serum Institute indiano potrebbero vedersi non riconosciuta la validità della loro immunizzazione perché questi lotti, approvati dall’ente del farmaco inglese, non sono stati (ancora) approvati dall’Ema.