Vertice Biden-Putin: toni distesi ma problemi ancora aperti

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Federico Leoni

Il cambio di tono non tocca la sostanza dei problemi. Ma uno stretto canale di dialogo si è aperto, e ora in America il timore è che la Russia possa trascinare le chiacchiere all'infinito. "Siamo più vicini adesso", ha detto Putin. Ma Washigton e Mosca, in realtà, sono solo un po' meno lontani. L'analisi di Federico Leoni

Il tono è cambiato, la sostanza molto meno. Ma in una relazione avara di soddisfazioni è già un passo avanti. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dice che c'è bisogno di basilari regole comuni. "Non sono contro la Russia", spiega, "e un'altra Guerra Fredda non sarebbe nell'interesse di nessuno". Spiragli. Aperti però su quegli argomenti che già alla vigilia sembravano meno sensibili: il controllo degli armamenti nucleari, il ritorno degli ambasciatori nelle rispettive sedi, lo scambio dei detenuti. 

Putin ha ottenuto ciò che voleva

Il presidente russo Vladimir Putin, in fondo, ha ottenuto ciò che voleva: il riconoscimento dell'importanza della Russia nello scenario internazionale. Visto il clima tesissimo delle ultime settimane, il modo in cui parla di Biden è addirittura sorprendente. "È esperto, ragionevole, con dei valori morali, credo di poter dire che abbiamo trovato un linguaggio comune". Arriva persino una cauta disponibilità a dialogare sulla cybersicurezza. Ma le note dolci si fermano qui, e arrivano quelle dolenti.

epa09275901 US President Joe Biden (L) and Russian President Vladimir Putin (R) during their meeting at the US - Russia summit at the Villa La Grange, in Geneva, Switzerland, 16 June 2021. US President Biden and Russian President Putin meet in Geneva on 16 June for face-to-face talks.  EPA/MIKHAIL METZEL/SPUTNIK/KREMLIN POOL / POOL MANDATORY CREDIT

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Cambia il tono, non la sostanza

Mosca non ha nulla a che fare con gli attacchi hacker in America, dice Putin, che evita addirittura di nominare Navalny e ripete che a violare i diritti umani è soprattutto Washington. Biden ribadisce che non tollererà ingerenze nella sovranità americana, afferma che il rispetto per i diritti umani è nel DNA degli Stati Uniti e che il sostegno all'Ucraina è incrollabile. Il cambio di tono, dunque, non tocca la sostanza dei problemi, ma uno stretto canale di dialogo si è aperto, e ora in America il timore è che la Russia possa trascinare le chiacchiere all'infinito. "Siamo più vicini adesso", ha detto Putin. Ma Washigton e Mosca, in realtà, sono solo un po' meno lontani.

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