Usa, Kamala Harris ai migranti: “Non venite da noi, sarete respinti”

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Raffaella Cesaroni

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Nel suo primo viaggio all'estero in Guatemala come vice del presidente Joe Biden, la Harris ha detto che è importante dare alle persone che vivono nei paesi dell'America centrale devastati dalla violenza, la speranza di un futuro migliore. "La questione delle cause profonde non si risolverà in un viaggio di due giorni", ha specificato

Primo viaggio all’estero segnato dalle polemiche per Kamala Harris. "Non venite negli Stati Uniti, noi continueremo ad applicare le nostre leggi e a difendere i nostri confini. Se verrete, sarete respinti". Questo il monito lanciato agli immigrati dalla vice presidente americana Kamala Harris in Guatemala durante il suo primo viaggio all'estero dopo l’insediamento di gennaio. Parole inattese vista la promessa del Presidente Joe Biden di adottare una politica migratoria "più umana" rispetto al durissimo predecessore Donald Trump.

Le parole di Kamala Harris

Un messaggio molto chiaro quello della Harris che nel suo primo viaggio internazionale in Guatemala prima e Messico poi ha voluto affrontare di petto il tema centrale della sua missione: l’immigrazione. Rivolgendosi ai potenziali migranti, dopo aver discusso del fenomeno migratorio dal Paese dell'America centrale con il presidente Alejandro Giammattei, in conferenza stampa ha detto: “Vogliamo sottolineare che l'obiettivo del nostro lavoro è aiutare i guatemaltechi a trovare la speranza a casa. Voglio dire chiaramente alle persone in questa area: non venite”. Parole che estrapolate dal contesto hanno scatenato critiche a sinistra e sarcasmi a destra, mettendo in difficoltà la stessa vice presidente. 

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Dure critiche alla vice presidente

Tra i progressisti si sono levate voci di protesta. Come quella della deputata liberal, leader della sinistra dei Democratici, Alexandria Ocasio-Cortez che su Twitter ha duramente replicato: "Cercare asilo al confine è legale. Gli Usa hanno speso decenni contribuendo al cambio di regimi e a destabilizzare l'America Latina. Non possiamo incendiare la casa di qualcuno e poi incolparlo perché fugge".  Anche i repubblicani hanno letto l'appello della Harris come segno di continuità della linea dell’ex Presidente Donald Trump.

Le polemiche oltreoceano

Persino nel nostro Paese non sono mancati i commenti. La presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha lanciato una provocazione su Facebook: "La vicepresidente Usa e idolo della sinistra Kamala Harris ora parla come Trump e rivolgendosi ai migranti che vorrebbero entrare negli Stati Uniti dice chiaramente che l'immigrazione illegale sarà contrastata... Così come fa qualsiasi nazione al mondo, tranne l'Italia ostaggio della sinistra immigrazionista. Che dite, sentiremo il solito grido sdegnato di politici, giornalisti e intellettualoni nostrani o questa volta faranno finta di niente?".

La linea del Presidente Biden

In realtà il monito di Kamala Harris non andrebbe decontestualizzato e anche se con sfumature più dure è in linea con il messaggio di Joe Biden. "Non venite, non lasciate le vostre città, le vostre comunità, gli aiuti stanno arrivando" – ha detto il Presidente americano a metà del mese di marzo di fronte alle ondate di immigrati in viaggio, confidenti nel fatto di trovare alla Casa Bianca un inquilino più accogliente di Trump. La Harris ha sostanzialmente riconosciuto che molte persone sono costrette ad abbandonare il posto dove sono cresciute per sfuggire alla violenza, alla povertà, alla corruzione, ai disastri naturali. "Ma dobbiamo dare un senso di speranza che gli aiuti sono in arrivo, che c'è un motivo per essere fiduciosi nel futuro" – ha spiegato la vicepresidente illustrando gli impegni dell'amministrazione Usa per "lavorare insieme" ai Paesi del centro America e trovare soluzioni a "problemi di lungo termine".

 

Non ci sarà una soluzione rapida

“Non vedremo un ritorno immediato ma vedremo progressi" ha detto la vice di Biden che i repubblicani hanno pesantemente criticato per non essere ancora andata al confine col Messico a toccare con mano quella che definiscono una "crisi". Ad aprile l'arrivo, senza precedenti in 15 anni, di oltre 178 mila immigrati, di cui più del 40% dal Triangolo nord formato da Guatemala, Honduras e El Salvador. Il Presidente Biden ha messo sul piatto 4 miliardi di dollari per aiutare i Paesi centro americani a creare sviluppo e lavoro, ma il Congresso non ha ancora approvato la prima tranche da 861 milioni.

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