Eruzione vulcano Nyiragongo, popolazione evacuata in Congo a Goma e in Ruanda. FOTO
Le autorità di Goma hanno ordinato l'evacuazione della città per i timori di una nuova eruzione dopo quella della settimana scorsa. Intanto si susseguono forti scosse sismiche che provocano la fuga della popolazione anche nel Paese confinante, con scuole e negozi chiusi e persone che trascorrono la notte fuori casa
Le autorità di Goma, nell'est della Repubblica democratica del Congo, hanno ordinato stamattina l'evacuazione di parte della città a causa del rischio di una nuova eruzione del vulcano Nyiragongo, provocando immediatamente la fuga di decine di migliaia di persone. Popolazione in fuga anche nel confinante Ruanda, nella città di Gisenyi, a ovest del Paese, mentre continuano le scosse seguite all'eruzione, cominciata sabato 22 maggio
"Al momento non possiamo escludere un'eruzione a terra o sotto il lago Kivu, che potrebbe verificarsi molto presto e senza alcun segnale di avvertimento", ha dichiarato ai media locali il governatore militare, il generale Constant Ndima, che ha citato i nomi di dieci distretti cittadini
Eruzione vulcano Nyiragongo, evacuazioni in Congo e Ruanda. VIDEO
Forti terremoti sono continuati ieri a Goma, ai piedi del vulcano, nell'est del Paese. Qui si registrano numerosi danni agli edifici e si sono aperte profonde crepe nel terreno dopo i terremoti. Nella città sono stati avviati lavori d'emergenza per ripristinare l'acqua corrente e l'elettricità
Ieri, due scosse molto forti alle prime luci dell'alba, di cui una superiore ai 5 gradi di magnitudo, hanno causato nuovi danni. Come accaduto negli ultimi giorni, i terremoti sono continuati per tutta la notte a intervalli regolari, terrorizzando gli abitanti che temono una nuova eruzione dopo quella devastante della scorsa settimana. In molti hanno passato la notte svegli fuori dalle case
In Ruanda le autorità hanno invitato i cittadini alla calma e hanno detto che si stanno prendendo misure per assistere le persone in pericolo dopo che decine di case sono state distrutte. Il Ruanda seismic monitor intanto ha segnalato terremoti e scosse negli ultimi due giorni
Scuole, banche, mercati e negozi presenti a Gisenyi hanno chiuso i battenti, e alcuni abitanti della città hanno trascorso la notte all'aperto per paura che le loro case potessero crollare
Più persone sono state viste al mattino nel principale parcheggio cittadino dei taxi mentre provavano a lasciare Gisenyi dirigendosi a est. L'ospedale della città ha trasferito i propri pazienti in centri di cura ubicati in altre aree geografiche del Ruanda