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Colpo di Stato in Mali, i militari arrestano il premier e il presidente

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©Getty

I militari, che sarebbero scontenti del nuovo governo annunciato qualche ora prima dalle autorità di transizione, hanno portato via con la forza Moctar Ouane e Bah Ndaw: si trovano in una base militare vicino a Bamako, a Kati. “Sono qui per questioni che li riguardano", ha detto un alto funzionario militare. Nello stesso posto, lo scorso agosto, era stato portato il presidente eletto Ibrahim Boubacar Keïta per annunciare le sue dimissioni

Colpo di Stato in Mali. I militari, che sarebbero scontenti del nuovo governo annunciato proprio qualche ora prima dalle autorità di transizione, hanno rimosso con la forza il presidente e il primo ministro: Bah Ndaw e Moctar Ouane sono stati portati forzatamente in una base militare vicino a Bamako, a Kati. Il "presidente e il primo ministro sono qui a Kati per questioni che li riguardano", ha detto un alto funzionario militare.

Il presidente e il primo ministro portati a Kati

Un funzionario del governo, rimasto anonimo, ha confermato che il presidente Bah Ndaw e il primo ministro Moctar Ouane, capi dell'esecutivo di transizione, sono stati portati a Kati, il cuore dell'apparato militare maliano: qui, lo scorso 18 agosto 2020, il presidente eletto Ibrahim Boubacar Keïta era stato portato con la forza dai colonnelli golpisti per annunciare le sue dimissioni. Sembra che siano gli stessi colonnelli a essere coinvolti ora, anche se le loro intenzioni non sono note. Poco prima di essere prelevato dai militari, il premier Ouane aveva detto all'Afp che gli uomini del colonnello Assimi Goita, attuale vicepresidente, erano venuti a portarlo a casa del presidente Ban Ndaw, ma poi la conversazione si era interrotta. A Bamako si sono rincorse molte voci ma le missioni internazionali hanno lanciato messaggi di cautela. E in serata nella capitale c'era un'aria di relativa calma.

Il nuovo governo annunciato poche ore prima

I soldati, quindi, non avrebbero approvato il nuovo esecutivo, la cui compagine è stata annunciata oggi (lunedì 24 maggio) dalle autorità transitorie. L'azione dei militari è infatti avvenuta poche ore dopo l'annuncio di un nuovo governo, ancora dominato dai militari, ma dal quale sono stati licenziati ufficiali vicini alla giunta che aveva preso il potere dopo il colpo di stato di agosto e di cui Assimi Goita era il leader. In particolare, nel nuovo esecutivo formato da 25 ministri, alcuni ufficiali militari sono stati messi a capo di posti chiave come i ministeri della Difesa, della Sicurezza, dell'Amministrazione territoriale e della Riconciliazione nazionale.

La situazione in Mali

Lo scorso 14 maggio il governo di transizione del Mali si era impegnato a nominare un nuovo "ampio" gabinetto nel mezzo di una crescente rabbia per la preponderanza delle figure militari e la lentezza delle riforme promesse. Il leader del golpe militare avvenuto lo scorso agosto, Assimi Goita, è l'attuale vice presidente del governo, mentre è stato nominato presidente Bah Ndaw, un ufficiale dell'esercito in pensione. Nel nuovo esecutivo, i militari continuano ad avere gli incarichi strategici avuti nella precedente amministrazione. Due membri della giunta che ha rovesciato il presidente Ibrahim Boubacar Keita, invece, sono stati sostituiti: si tratta dell'ex ministro della Difesa, Sadio Camara, e dell'ex ministro della Sicurezza, il colonnello Modibo Kone. Lo scorso mese il governo ad interim maliano ha annunciato che il referendum costituzionale si terrà il prossimo 31 ottobre, mentre le elezioni si svolgeranno a febbraio 2022. Ma la persistente violenza jihadista ed il malcontento sociale rischiano di compromettere questo percorso.

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