
Quante volte avreste voluto andare al di là di un’immagine? Scoprire come è stata scattata o come sono stati scelti i soggetti, le difficoltà per ottenerla e il pensiero che è alla base. CartaBianca fa proprio questo: vi svela come sono nate alcune fotografie attraverso il racconto degli autori.
Intervista per Lo Spunto Fotografico,
di Chiara Piotto

CartaBianca è uno spazio editoriale curato da Vanessa Vettorello e Mariateresa dell'Aquila: un po’ come Lo Spunto Fotografico, ospita fotografi affermati ed emergenti di tutti i generi. “Ciascuno ha la possibilità di raccontare la propria visione liberamente, utilizzando anche testi, appunti e altre immagini”, raccontano le ideatrici
Il sito di CartaBianca
CartaBianca è nato all’interno di Phom, progetto culturale con base a Torino lanciato nel 2014 da Marco Benna, Mariateresa dell'Aquila e Gabriele Magazzù. Un’iniziativa che si occupa di intervistare gli autori e organizzare rassegne tematiche e presentazioni editoriali
Il sito di Phom
“Gli autori sono tutti molto entusiasti di poter raccontare i processi mentali dietro le proprie immagini a distanza di tempo, perché permette di vederli sotto un'altra luce”, racconta Vettorello. “Ognuno ha condiviso con il pubblico qualcosa che le fotografie non possono raccontare, ovvero la propria esperienza, il proprio vissuto, la preparazione al lavoro, il processo mentale”

“Crediamo che tutto questo sia molto interessante, siamo abituati all'idea che la fotografia dica sempre la verità e che racconti tutto. Mentre il punto di vista dell'autore e il contesto sono fondamentali per comprendere un'opera o un progetto nella sua interezza. La bellezza di CartaBianca è questa, ed è anche che ogni autore sceglie la sua immagine, che cosa raccontare e il format con cui farlo”

“Ad esempio, Alessandro Gandolfi ha aperto ‘cassetti impolverati’ e ripreso in mano appunti di progetti di anni prima, facendo un excursus della propria vita professionale e raccontando di come il suo modo di progettare le storie è cambiato nel tempo. Gaia Squarci ha invece usato lo spazio di CartaBianca per raccontare, in modo molto poetico e intimo, la sua esperienza a Kilauea nel 2018, parte del progetto ‘Presence’ che racconta storie focalizzate sul rapporto che gli esseri umani sviluppano con i vulcani"

“Ilaria Di Biagio ha condiviso con noi anche le chat che scriveva al suo gruppo di amici durante il suo viaggio in Finlandia alla ricerca dell’Olimpo nordico per il suo progetto ‘Homer in the Baltic | Chronicles from the Northern Seas’. Andrea Botto ha raccontato la reazione che una turista americana ha avuto guardando una sua fotografia appesa nella hall di un albergo e come - quella reazione - gli avesse fatto capire che la sua opera era stata in grado di esplicitare un immaginario profondo”

Vanessa e Mariateresa stanno già pensando di ampliare l’iniziativa: “Ragioniamo su una open call a partire da settembre per i contenuti del 2022 e vorremmo organizzare una mostra con i materiali degli autori come taccuini, appunti e tracce audio. Vorremmo che il mondo di CartaBianca diventasse un'esperienza anche fisica (pandemia permettendo) e di incontro. Siamo un po’ stufe del solo digitale”
Il sito di CartaBianca
Un’immagine dell’opera di Andrea Botto esposta nella Collezione MiramART del Grand Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure

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